Un secondo reato è stato contestato all’unico indagato nella vicenda riguardante la morte del trentunenne modicano, Andrea Occhipinti, deceduto la scorsa settimana dopo circa quindici giorni di stato comatoso all’Ospedale Garibaldi di Catania. La Procura della Repubblica ha ritenuto ci siano i presupposti per ipotizzare il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di G.S., il giovane che è patrocinato dall’avvocato Salvo Maltese, e che si aggiunge all’accusa di omicidio volontario. Secondo gli inquirenti, infatti, l’inquisito sarebbe stato la causa della morte di Occhipinti, e cioè colui con il quale la notte dello scorso venti agosto, la vittima avrebbe avuto una lite. Le due sorelle della vittima si fanno patrocinare dall’avvocato Alessandra Modica Bittoldo che ha già nominato un proprio consulente nella persona del dottor Tafuri di Catania, mentre la magistratura indagante si è affidata al medico legale Vincenzo Coco ed al tossicologo Giuseppe Romano, coloro che si sono occupati dell’esame autoptico. L’indagato non ha ritenuto nominare alcun perito di parte. Il fatto che la Procura abbia ipotizzato il secondo reato ed abbia nominato un tossicologo, potrebbe significare che le indagini, che sono condotte dagli agenti del Commissariato, siano indirizzate, in modo particolare, sul campo della droga. In ogni caso sarà necessario attendere i sessanta giorni richiesti dai due consulenti tecnici d’ufficio. La vicenda, dunque, avrà tempi relativamente lunghi. Qualche idea, in conclusione dell’autopsia, è emersa ma nessuno delle parti in causa, pur facendolo intendere, si sbottona. In città i commenti non si spengono anche dopo che si sono celebrati i funerali del giovane. Su un sito web se le leggono diversi e, diversi si rifanno al campo dello spaccio di sostanza vietata. “Per quanto riguarda questo caso – dice un visitatore del sito – suggerirei di andare a monte del fatto ossia all’eroina. Se la “comodità” fa l’uomo ladro, togliete la comodità non ci sarà nessun ladro. Le autorità sanno chi sono gli spacciatori, ma non fanno nulla per toglierli di torno”. “Cosa ci si può aspettare da una società in decadenza – dice un altro -, Ci vorrebbe più ordine e più disciplina, già a partire dalla tenera età. Non è possibile che in una città piccola come Modica si consumino atti di tale violenza”.
MODICA. PER LA MORTE OCCHIPINTI ALL’UNICO INDAGATO CONTESTATA ANCHE DETENZIONE E SPACCIO DI DROGA
- Settembre 12, 2007
- 3:00 pm
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