Lo snellimento degli adempimenti burocratici a carico dei frantoiani oleari, il divieto di importazione di olio preveniente da paesi terzi, l’obbligo di indicare nelle confezioni la provenienza, l’azienda produttrice ed il frantoio di molitura delle olive, l’equiparazione dei costi di energia elettrica agli altri paesi della comunità europea. Queste le richieste ripetutamente avanzate dai frantoiani oleari delle province di Ragusa e Siracusa che hanno la loro sede a Frigintini. L’appello è stato raccolto in questi giorni dall’onorevole Riccardo Minardo che lo ha girato al Ministro per le politiche agricole, De Castro. Il parlamentare modicano nella sua missiva giustifica tali richieste in considerazione del fatto che i frantoiani oleari delle province di Ragusa e Siracusa subiscono la grave incidenza del costo dell’energia elettrica che è superiore rispetto agli altri paesi della Comunità Europea e soprattutto una grave crisi di mercato a causa dell’importazione di olio proveniente da paesi terzi che nella maggior parte dei casi viene confezionato e commercializzato come olio italiano. Una situazione giudicata paradossale dall’onorevole Minardo, il quale ha evidenziato come pesi gravemente nell’economia del settore e nella garanzia occupazionale di quanti, seppur stagionalmente, lavorano nei frantoi oleari. Minardo ha avanzato specifiche richieste chiedendo che esse siano inserite nell’ambito di una riorganizzazione complessiva del comparto agricolo e delle attività a carattere stagionale.
On.Minardo: Tutelare il comparto oleario ragusano e siracusano attraverso una politica di riorganizzazione
- Settembre 12, 2007
- 3:18 pm
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