ROSOLINI(SR9) – I familiari di un militare morto recentemente, che dal luglio del 2000 partecipò per otto mesi alla missione Nato in Jugoslavia, sospettano che il decesso sia da attribuire all’esposizione all’uranio impoverito. La vittima è Giuseppe Bongiovanni, 43 anni, di Rosolini, appuntato dei carabinieri in congedo. L’uomo – sposato e padre di tre figli – è deceduto martedì scorso a causa di un tumore al sistema linfatico, all’altezza della colonna vertebrale. Ieri pomeriggio, nella Chiesa Madre, sono stati celebrati i funerali. La moglie Salvina ed i figli Fabio, Dario e Marco non hanno dubbi che l’insorgere della grave patologia sia da mettere in stretta relazione con la missione Nato/Sfor. I familiari chiedono che si faccia piena luce. Bongiovanni, che da qualche tempo era rimasto paralizzato e viveva su un sedia a rotelle, avrebbe dovuto sottoporsi lunedì ad una visita collegiale nell’ambito dell’accertamento avviato per il riconoscimento della causa di servizio per lo stato di invalidità. Sulla vicenda il legale della famiglia, Giovanni Giuca, sta mettendo a punto un dossier.
Militare di Rosolini vittima dell’uranio?
- Ottobre 11, 2007
- 3:25 pm
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