Museo di Castelluccio e Tabuna, Susino sollecita la progettazione in vista delle opportunità europee Apprezzamento per la recente conferenza di servizio in cui si è ripreso l’iter progettuale

"La ripresa dell’iter progettuale del museo delle cave e delle miniere di contrada Castelluccio e Tabuna serva da sprone per la definizione degli elaborati verso l’esecutività degli stessi, al fine di cogliere le opportunità offerte dall’Unione Europea". Franco Susino, del movimento Patto per Scicli, interviene a pochi giorni dalla conferenza di servizio in cui la Provincia, la Soprintendenza ai Beni Culturali e i comuni di Scicli, Modica e Ragusa hanno ridefinito l’iter della progettazione riguardante il "recupero funzionale, paesaggistico e ambientale delle aree e dei vecchi fabbricati minerari da destinare a sede del museo Regionale naturale della miniere di asfalto di Castelluccio e della Tabuna". Il progetto preliminare sarà redatto da un nucleo di progettazione composto dai tecnici dipendenti della amministrazioni coinvolte, con il coordinamento della Soprintendenza. Dopo un lungo iter tecnico-amministrativo, tre anni fa, le aree e i vecchi fabbricati minerari sono stati finalmente trasferiti dal Demanio Regionale alla Sovrintendenza di Ragusa. La Soprintendenza di Ragusa aveva richiesto l’inserimento nella programmazione del Q.C.S. (il Quadro Comunitario di Sostegno) Sicilia 2000/2006 di un progetto per la realizzazione del Museo Naturale delle Miniere d’Asfalto di Tabuna e Castelluccio per la sistemazione e il recupero degli immobili. Successivamente, con un decreto assessoriale, il numero 6726/2001, l’intervento era stato inserito nel programma relativo al Circuito Museale, Azione A – Interventi a titolarità regionale, per un importo di un milione 549 mila euro. Purtroppo però la priorità assegnata era pari a due: ciò non ha consentito di accedere a una graduatoria privilegiata, come sarebbe accaduto nel caso di priorità uno, per cui non è stato possibile un accesso al sostegno finanziario pure auspicato. "Il completamento della progettazione, quella esecutiva, consentirà di avere più probabilità di ricevere i finanziamenti europei necessari al recupero funzionale dei fabbricati e anche dei terreni su cui tali immobili insistono", chiosa Susino.

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