RAPINA IMPROPRIA. GIOVANE MODICANO CONDANNATO A SEDICI MESI

Un anno e quattro mesi di reclusione, senza la sospensione, e quattrocento euro di multa. E’ la sentenza emessa dal Giudice per le Udienze del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, nei confronti del ventenne Salvatore Luminario, originario di Avola ma residente a Modica, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio. Un ammontare della pena tenue se si considera che il pubblico ministero, Domenico Platania, aveva chiesto la condanna a quattro anni di reclusione più la recidiva infra quinquennale reiterata e specifica visto che l’interessato è stato altre volte implicato nei reati di furto e rapina che avrebbero fatto lievitare la condanna, qualora il Gup avesse accettato la richiesta a circa sette anni. Luminario fu uno dei giovani arrestati dalla polizia alcuni mesi fa a Modica per il furto ai danni del negozio del Polo Commerciale. L’interessato era accusato di rapina impropria. Aveva rubato un album da disegno e dei colori. Il suo difensore ha cercato l’attenuazione della pena producendo una sentenza della Corte di Costituzionale secondo la quale al giudice non è vietata l’applicazione delle attenuanti prevalenti sulle aggravanti. Una volante sorprese il gruppetto, insieme con un minorenne, anche questi arrestato, mentre erano intenti a consumare un furto presso “Gran Bazar”, che si trova all’intersezione tra Via Resistenza Partigiana e la Modica Mare. Il quartetto, dopo aver divelto una parte della rete di recinzione e strappato il telo di un gazebo, si era introdotto all’interno del capannone, e si era impossessato di alcuni oggetti. Accortisi dell’arrivo della polizia, i giovani si erano dati a precipitosa fuga, arrampicandosi sul tetto del locale commerciale e poi saltando sulla parte retrostante per tentare di dileguarsi a piedi per le zone circostanti. L’intervento congiunto di altre pattuglie, dopo un breve inseguimento, consentì di bloccarli e di trarli in arresto. Addosso avevano ancora parte della refurtiva. Gli arrestati avevano asportato alcuni modelli di autovetture radiocomandate, accendini vari, torce elettrice ed altri oggetti, il tutto per un valore complessivo di 300 euro mentre il danno arrecato alla struttura commerciale ammonta a circa 350 euro.

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