Il sindaco di Vittoria dice no all’ indennità  richiesta da alcuni consiglieri di quartiere

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha ricevuto nei giorni scorsi una diffida, firmata da diciassette consiglieri circoscrizionali, che si sono affidati ad un legale per chiedere al Comune la corresponsione dell’indennità di funzione. “Non posso che stigmatizzare il comportamento dei consiglieri, tutti del Polo delle Libertà, tranne uno – ha commentato il primo cittadino – che reclamano circa settecento euro al mese, il che significherebbe mandare l’Ente in fallimento. Pur riconoscendo l’ottimo lavoro svolto dai consiglieri di circoscrizione, infatti, non posso che osservare rigorosamente la Finanziaria, che stabilisce che dai Consigli di quartiere non può derivare alcun onere per il Comune. Basta vedere che cosa è accaduto nella vicina Ragusa, dove l’indennità pretesa dai diciassette consiglieri che mi hanno inviato la diffida è stata introdotta, ed ha sollevato un coro di critiche, sia per quanto riguarda gli enormi costi che comporta, sia per le defezioni che si stanno registrando nelle sedute degli organismi. E’ indicativo, peraltro, che una simile richiesta provenga quasi esclusivamente da consiglieri del Polo. Evidentemente, chi fa politica al fianco dell’amministrazione comunale lo fa in maniera disinteressata, guardando solo al bene della collettività, e dunque va citato come esempio, perché non reclama indennità. Viceversa, chi fa opposizione, oltre a non muovere un dito per aiutare la città, pensa ad invocare indennità dieci volte maggiori di quelle previste. Annuncio sin da ora che gli uffici da me sollecitati a seguito della ricezione della diffida contesteranno in ogni sede questa illegittima richiesta. Mentre io firmo disposizioni che mirano a contenere la spesa pubblica, giunge come contraltare la scriteriata diffida del Polo, che stringe un’alleanza con il consigliere provinciale Salvatore Minardi, qui in veste di legale. E proprio a Minardi voglio chiedere: quella inviatami è una richiesta che ha natura legale o politica? E’ consapevole, l’esponente di An, di diventare in questo modo l’alfiere dello spreco? Concludo dicendo che sono fiero di rappresentare l’antitesi politica e giuridica di una simile impostazione”.-