Modica: Crisi in Forza Italia

Forza Italia fuori dalla maggioranza di centrodestra a palazzo San Domenico. Il sindaco Torchi convoca immediatamente un incontro della coalizione per domattina. Era prevedibile una mossa del genere da parte degli "azzurri" perchè, le loro richieste non sono state accolte dal principale alleato, l’Udc. Forza Italia ha chiesto le dimissioni dell’assessore ai Servizi Sociali, Federico Mavilla e del presidente del consiglio comunale, Enzo Scarso, perchè transitati nelle file del Movimento per l’Autonomia e, dunque, occuperebbero ancora dei ruoli che – in campagna elettorale – sono stati promessi agli "azzurri". Ieri mattina, il partito ha diffuso una nota con la quale "si ritiene libero politicamente ed amministrativamente" dalla coalizione di centrodestra. "La fuoriuscita da Forza Italia di quattro consiglieri comunali – dice il commissario cittadino del partito, Nino Minardo – ha determinato la necessità di un confronto aperto tra le forze di maggioranza. Forza Italia ha posto responsabilmente, e nei tempi corretti, poche e chiare questioni, legate al rispetto dei patti preelettorali, alla coerenza dei percorsi ed ai nuovi equilibri determinati da quelle scelte, alla luce della nuova geografia del consiglio comunale. Già al primo tavolo tecnico – aggiunge Minardo – Forza Italia non ha posto alcun ultimatum ed ha dimostrato, invece, apertura e disponibilità al dialogo, nell’interesse dell’armonia fra i partiti di governo di questa città, con l’unico obiettivo che è Modica e il suo futuro. Constatiamo, però, una fase di stallo del percorso di verifica politico-amministrativa al comune. Una fase di preoccupante stallo, legata ad una tattica dilatoria nei tempi, che non può trovarci d’accordo. Un’atteggiamento – conclude il commissario "forzista" – che dimostra un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti del nostro partito e che sta determinando preoccupanti ripercussioni nella vita politico-amministrativa a solo danno della città". Domani, al tavolo politico la necessità di un chiarimento immediato anche perchè la maggioranza non si può fare trovata impreparata alla riunione consiliare di domani sera quando, in scaletta, ci sono argomenti determinanti per la vita stessa della civica assise.

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