SCICLI. RESTANO IN CARCERE GLI INDAGATI PER L’OMICIDIO DRAGO

Il Tribunale del Riesame di Catania ha rigettato tutte le istanze di modifica del provvedimento restrittivo, avanzate dall’avvocato Pino Pitrolo, del Foro di Modica, contro le misure cautelari in carcere confermate dal Gip del Tribunale di Modica, adottate nei confronti di quelli che gli inquirenti ritengono siano gli autori dell’omicidio del trentaduenne pregiudicato Giuseppe Drago, avvenuto alla fine dello scorso mese di ottobre in Via Sette Fratelli Cervi, al Villaggio Jungi, di Scicli. Pitrolo, infatti, patrocina le sorelle Elena e Maria Ferrante, di 33 e 40 anni, che nei giorni scorsi sono state trasferite nel carcere di Messina, ed il pastore Giovanni Pacetto, incensurato, rinchiuso nel carcere di Modica, insieme ad Antonino “Tony” Ferrante, 37 anni, fratello delle due donne, che davanti al Gip si addossò ogni responsabilità(quest’ultimo è difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti). L’avvocato Pitrolo ha puntato, sulla confessione resa da Ferrante e sull’ottenimento della derubricazione del reato originario di omicidio aggravato in concorso e detenzione illegale di arma da fuoco in favoreggiamento per Pacetto, in quanto il giovane ha sostenuto di non avere fornito le armi ai tre fratelli Ferrante ma di essere stato chiamato dal trentasettenne dopo l’omicidio per nascondere in un posto sicuro il fucile a canne mozze e la pistola calibro 7,65 utilizzati. Aveva, inoltre, dichiarato, secondo quanto dice il suo legale, di essersi opposto ad aiutare Tony Ferrante e che questi l’avrebbe minacciato di morte. Frattanto il prossimo 27 novembre sarà affidato un incarico peritale, al dottor Romano, successivo all’autopsia sul corpo del Drago. Il consulente della Procura dovrà eseguire un esame tossicologico. Tony Ferrante disse al Gip di avere agito perché stanco dei continui soprusi che avrebbero subito da “Peppi u tedescu”, pare per avere del metadone, e perché, quella domenica se l’era presa con la madre, che rimase ferita dopo che la vittima, al rifiuto delle sorelle Ferrante di consegnargli il metadone, aveva scagliato un sasso contro la finestra di casa.

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