Modica: Sabato, Nino Barone, autore di “Il sapore del tempo”, incontra i giornalisti

In occasione della presentazione del volume “Il sapore del tempo” di Nino Barone (EdiArgo), prevista per sabato 1 dicembre alle ore 17.30 al Palazzo della Cultura a Modica, l’Autore sarà lieto di incontrare i giornalisti alle ore 17 nella sala conferenze di Palazzo della Cultura. Nino Barone (Modica, 1919) è stato preside per trent’anni dell’Istituto professionale statale per l’agricoltura (da lui fondato). Figura di rilievo della locale Democrazia Cristiana dal dopoguerra fino agli anni Ottanta, ha pubblicato vari saggi di attualità, di critica letteraria e cinematografica. Nel 2000 ha cominciato quella che lui stesso ha definito «un’avventura letteraria» con la pubblicazione di una «raccolta anomala» che, nelle sue intenzioni, non avrebbe dovuto avere un seguito. E invece è diventata una trilogia, grazie anche al successo di pubblico e di critica. Della trilogia fanno parte “Essere Cava. Fra cronaca e memoria” (Setim, Modica, 2000), “Richiami” (Bonanno, Acireale-Roma, 2002) e ora, per EdiArgo, “Il sapore del tempo”. Alla presentazione, organizzata dal Caffè letterario Quasimodo, dall’editrice EdiArgo e dal Comune di Modica, interverranno anche Domenico Pisana, presidente del Caffè letterario Quasimodo, Antonio Sichera docente di Letteratura italiana all’Università di Catania, Piergiorgio Barone, direttore responsabile della EdiArgo di Ragusa e il sindaco Piero Torchi per salutare gli intervenuti. Nel corso della serata, l’attore Saro Spadola leggerà alcuni brani tratti da “Il sapore del tempo”, con l’accompagnamento al pianoforte del maestro Sergio Carruba. Segue sinossi del libro. “Il sapore del tempo” racchiude ricordi del tempo che fu, cronache e riflessioni sull’oggi, ma anche proiezioni nel futuro e «sugli aspetti più nuovi e diversi che per un ottuagenario risultano difficili da accogliere». L’autore lascia da parte i temi della “modicanità” e della politica, affrontati nelle precedenti pubblicazioni, per dedicarsi al semplice narrare, «alla gioia segreta della pagina memoriale, all’ansia della riflessione seria sui fatti e sui valori». Il libro articolato in tre sezioni (ieri, oggi, domani) e costituito da vari brani che hanno come filo conduttore il tempo inteso quale sostanza stessa della vita. La prima parte ha il sapore dolce e amaro dei ricordi. «Il recupero del passato – scrive l’autore nel brano che dà il titolo alla raccolta – quando non è attraversato dal dramma, è dolce alla memoria, e confortevole perché richiama in vita il meglio di noi, il meglio delle vicende da noi vissute». Vi trovano posto i ricordi di un’infanzia felice, di amici scomparsi, di personaggi e storie d’altri tempi. Nella seconda l’autore volge lo sguardo sulla società e sulla realtà contemporanea, tracciando un “bestiario” dei vizi, delle smanie e delle stranezze del nostro tempo. La terza affronta in un dialogo a più voci la prospettiva del futuro, partendo dalle immagini che ne danno storici come Hobsbawm e futurologi come Rifkin. «Capire il tempo – conclude Barone – è valso a capire la bellezza della vita che scorre, la mano di Dio che sorregge ogni cosa, scoprire la debolezza e la finitezza dell’uomo, creatura che è nel mondo ma sa andare oltre il mondo». Il testo presenta una prosa semplice e lucida, all’interno della quale la personalità dell’autore-narratore è sempre in primo piano: l’io è il fulcro e il filtro attraverso il quale passa ogni considerazione, ogni fatto narrato.

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