SCICLI. SCIOPERO BIANCO DI 4 DIPENDENTI DELLA DISCARICA

Sciopero bianco dei quattro dipendenti della Icom che lavorano presso la discarica di San Biagio, a causa della mancata corresponsione degli stipendi. I dipendenti già una settimana fa avevano messo in atto una protesta di poche ore, rallentando le operazione di conferimento dei camion compattatori provenienti dai quattro comuni conferitori. La Icom di Milano, che gestisce per conto dell’Ato Ambiente la struttura comprensoriale, aveva assicurato la corresponsione degli stipendi, ma in realtà nessun bonifico è arrivato in favore degli operai. Stamattina i quattro operai hanno deciso di riprendere lo sciopero bianco. Consentono l’ingresso e il conferimento a un solo camion compattatore ogni mezzora, il che vuol dire che diversi camion sono stati costretti, nella giornata di oggi, a fare marcia indietro e a tornare, ancora carichi di rifiuti, indietro. La Icom versa in grandi difficoltà di cassa a causa dei ritardi con cui percepisce le somme dovute dall’Ato Ambiente e dai Comuni conferitori, e questo produce un disagio a catena. Tra i creditori più importanti in questa situazione di debiti a catena, la stessa società Ato Ambiente e il Comune di Scicli, oltre, evidentemente all’Icom. I lavoratori chiedono di percepire per intero le ultime due mensilità, a pena di continuare la protesta e di creare un considerevole disagio ai quattro comuni del comprensorio che si servono della discarica di San Biagio per conferire i loro rifiuti. Ma Icom ha gravi difficoltà a corrispondere il dovuto, a causa del grande ritardo con cui i Comuni e l’Ato Ambiente Ragusa stanno pagando le spettanze in suo favore. I dipendenti della Icom temono che con la chiusura delle casse, fissata per il 15 dicembre, e che si protrarrà sino al 15 gennaio, per la chiusura dei bilanci degli enti pubblici di fine anno, possa saltare lo stipendio di dicembre e finanche la tredicesima. Da oggi perciò i camion compattatori di Modica, Scicli, Pozzallo e Ispica fanno la fila davanti ai cancelli di San Biagio. Un camion ogni mezzora, per garantire i margini di sicurezza dovuti all’esiguità del personale in servizio (un anno fa la morte di un operaio durante un’operazione di conferimento, dovuta a una marcia indietro “cieca” di un camion compattatore), ma soprattutto per far pesare che senza stipendio le quattro famiglie dei dipendenti Icom non riescono a sopravvivere. Lo sciopero bianco si protrarrà sino a quando i quattro operai non percepiranno le ultime due mensilità di stipendio.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa