L’invito che oggi il Sindaco di Modica ha rivolto ai segretari provinciali e locali delle organizzazioni sindacali affinché si riprenda l’attività di concertazione sulle questioni finanziarie del Comune di Modica appare, alla luce di quanto avvenuto nell’ultima riunione del Consiglio Comunale, sorprendente e provocatorio.
Infatti, mentre giustamente i sindacati con un comunicato stampa fanno rilevare la necessità che la concertazione va praticata e non solo predicata e che nessun accordo risulta sottoscritto in ordine a quello che in queste settimane è stato definito “piano di risanamento”, il Sindaco, supportato da diciassette consiglieri della maggioranza di centrodestra, nella seduta del 28 novembre in solo venti minuti, senza la necessaria documentazione e nonostante la contrarietà dell’opposizione, fa approvare un ulteriore incremento della tassa sui rifiuti solidi urbani che comporterà mediamente per ogni famiglia un aumento di circa ottanta euro.
Tale aumento, presentato come frutto di un improvviso quanto poco chiaro incremento dei costi del servizio di raccolta dei rifiuti, si aggiunge al recente incremento del trentadue per cento che i modicani hanno già pagato per l’anno 2006 e riconfermato per l’anno 2007, le cui cartelle esattoriali arriveranno già a gennaio prossimo.
Se e quando i sindacati si incontreranno con l’Amministrazione Comunale attorno ad un tavolo di concertazione sul cosiddetto “piano di risanamento”, si troveranno già una vera e propria stangata a carico dei cittadini modicani costituita dall’aumento della tassa sui rifiuti di ben il sessantacinque per cento rispetto a quanto pagato l’anno scorso, e ciò in assenza di qualsiasi confronto democratico con i rappresentanti dei lavoratori e delle categorie economiche.
Ancora una volta denunciamo che in assenza di una vera e propria strategia finanziaria, che ha portato il Sindaco Torchi e la sua maggioranza in questi cinque anni a gestire con estrema disinvoltura il bilancio comunale, la vera essenza del cosiddetto “piano di risanamento finanziario”, condiviso dai partiti del centrodestra, è costituita esclusivamente da un incremento della pressione fiscale sui cittadini di Modica: l’introduzione, a partire dal 2005, del canone idrico per ogni contatore, l’aumento del sessantacinque per cento della tarsu e la proposta, già in Commissione Bilancio, dell’introduzione dell’addizionale Irpef.
Infatti, mentre giustamente i sindacati con un comunicato stampa fanno rilevare la necessità che la concertazione va praticata e non solo predicata e che nessun accordo risulta sottoscritto in ordine a quello che in queste settimane è stato definito “piano di risanamento”, il Sindaco, supportato da diciassette consiglieri della maggioranza di centrodestra, nella seduta del 28 novembre in solo venti minuti, senza la necessaria documentazione e nonostante la contrarietà dell’opposizione, fa approvare un ulteriore incremento della tassa sui rifiuti solidi urbani che comporterà mediamente per ogni famiglia un aumento di circa ottanta euro.
Tale aumento, presentato come frutto di un improvviso quanto poco chiaro incremento dei costi del servizio di raccolta dei rifiuti, si aggiunge al recente incremento del trentadue per cento che i modicani hanno già pagato per l’anno 2006 e riconfermato per l’anno 2007, le cui cartelle esattoriali arriveranno già a gennaio prossimo.
Se e quando i sindacati si incontreranno con l’Amministrazione Comunale attorno ad un tavolo di concertazione sul cosiddetto “piano di risanamento”, si troveranno già una vera e propria stangata a carico dei cittadini modicani costituita dall’aumento della tassa sui rifiuti di ben il sessantacinque per cento rispetto a quanto pagato l’anno scorso, e ciò in assenza di qualsiasi confronto democratico con i rappresentanti dei lavoratori e delle categorie economiche.
Ancora una volta denunciamo che in assenza di una vera e propria strategia finanziaria, che ha portato il Sindaco Torchi e la sua maggioranza in questi cinque anni a gestire con estrema disinvoltura il bilancio comunale, la vera essenza del cosiddetto “piano di risanamento finanziario”, condiviso dai partiti del centrodestra, è costituita esclusivamente da un incremento della pressione fiscale sui cittadini di Modica: l’introduzione, a partire dal 2005, del canone idrico per ogni contatore, l’aumento del sessantacinque per cento della tarsu e la proposta, già in Commissione Bilancio, dell’introduzione dell’addizionale Irpef.