il Movimento dei Verdi di Modica, Corrado Rizzone, torna sulla vicenda “discarica”

La vicenda sulla realizzazione di una discarica comprensoriale in territorio di Modica, che nei giorni scorsi aveva indotto anche il vice presidente del consiglio provinciale di Ragusa, Sebastiano Failla, ad intervenire, è oggetto di analisi da parte del rappresentante il Movimento dei Verdi di Modica, Corrado Rizzone, il quale non si limita solo a delle perplessità ma avanza delle proposte. “Non è assolutamente vero – dice Rizzone – che la realizzazione di una discarica a Modica farebbe diminuire i costi per i cittadini. Il costo del conferimento in discarica è stabilito per legge ed è uguale per tutte le discariche autorizzate; oggi si aggira sui 120-130 euro a tonnellata, il doppio della tariffa praticata a Scicli e superiore del 30 per cento a quella praticata a Vittoria, indipendentemente dal luogo di conferimento. La differenza di costi è dovuta semmai al trasferimento. Quindi a meno di non realizzare la discarica in Corso Umberto i costi non si abbatterebbero. Non si capisce come pur pagando una tassa sui rifiuti, il Comune di Scicli non abbia visto un euro, e come dovremmo credere che vedremo invece le royalties promesse in caso di realizzazione della discarica. Ad oggi, non esiste nessuno studio economico che dimostri quanto realmente in meno sull’attuale bolletta andrebbero a pagare i cittadini modicani se venisse realizzata la discarica nel proprio territorio”. Rizzone mette in causa il decreto legislativo 36/2003 in vigore il quale obbliga al conferimento nelle nuove discariche solamente i rifiuti pre-trattati, rifiuti cioè, che sono stati privati della frazione organica, quella che produce biogas (causa del attivo odore) e percolato (causa dell’inquinamento delle falde acquifere). “ Non esiste – aggiunge – alcun piano di gestione integrata rifiuti predisposto dall’Ato che contempli oltre ai siti di discarica: i siti di pre-trattamento, i centri di stoccaggio, la raccolta differenziata nelle percentuali stabilite e quant’altro in osservanza alla vigente normativa in merito. Allo stato attuale non si farebbe altro che trasferire tout-court la discarica di Scicli, con tutte le problematiche tristemente note e sotto gli occhi di tutti, in territorio modicano. La soluzione più ovvia è quella di conferire in discarica meno rifiuti possibile, praticando un’elevata raccolta differenziata e legando la tariffa unitaria alla quantità conferita; meno rifiuti si conferiscono in discarica e più basso sarà il prezzo di conferimento”. L’esponente dei Verdi passa, poi, ad avanzare le proprie proposte che si riconducono nella condizione che il sito debba essere obbligatoriamente unico; 3. che, dovendo essere materiale di tipo organico inertizzato, può essere quindi usato come riempimento per bonificare e rimodellare; cave di estrazione abusive, cave di estrazione autorizzate prima dell’obbligo normativo del ripristino dei siti e cave di estrazione con l’obbligo normativo del ripristino.

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