L’onorevole Ammatuna prende atto con soddisfazione dell’inversione di tendenza in merito all’Autorità di gestione del porto di Pozzallo.

“Occorre fare una inversione di rotta sulla gestione, occorre sbloccare questa questione e fare battaglia per creare un sistema portuale che guardi alla Sicilia sud–orientale e, primo fra tutti, al porto di Catania. Sia Catania che Pozzallo dovranno organizzarsi e fare sistema.” Queste non sono parole di chi ha sempre sostenuto a ragion veduta, anche nelle aule dei tribunali, l’illogicità ancorché l’illegittimità dell’istituzione dell’Autorità di Gestione del porto di Pozzallo e la necessità di fare sistema con il porto di Catania, ma una dichiarazione rilasciata ai media dal Capo Segreteria dell’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, Dr. De Santis, in occasione del convegno che si è tenuto a Pozzallo sabato 1 dicembre sul tema “Programmazione Comunitaria. Trasversalità delle politiche ambientali e dello sviluppo sostenibile”. Inoltre, continua De Santis nella sua dichiarazione “La parola d’ordine insomma è fare sistema per la Programmazione comunitaria”, altro aspetto sostenuto da sempre dal sottoscritto che, nell’ultima esternazione ai media, rilasciata soltanto ieri ha affermato “Adesso che non c’è più l’Autorità di gestione del porto di Pozzallo, si può portare avanti il progetto redatto dal comune rivierasco che prevede non soltanto la messa in sicurezza della struttura portuale, obiettivo ridotto e per il quale non bastano nemmeno i 15 milioni di euro previsti per questa destinazione, ma sopratutto l’ipotesi di un suo ampliamento. Fra i Fondi comunitari previsti per i porti, che ammontano a circa 86 milioni di euro e che raddoppiano con i cofinanziamenti statali e regionali, occorre destinarne una parte rilevante allo sviluppo del porto di Pozzallo perchè solo così si potrà affrontare la sfida lanciata dall’istituzione, nel 2010, dell’Area di libero scambio nel Mediterraneo. Solo con un porto di Pozzallo efficiente e presente sui mercati internazionali dello shipping – all’interno di un sistema portuale della Sicilia orientale che comprenda oltre Pozzallo anche Catania ed Augusta – si potrà, tra l’altro, “blindare” la ferrovia ed evitare la chiusura di alcune tratte che collegano le realtà provinciali”. Sono sempre stato convinto che il tempo avrebbe dato ragione alle proposte che, da più di un lustro, portiamo avanti sulla gestione e sullo sviluppo del porto di Pozzallo. Che poi, la conferma sulla bontà delle nostre proposte arrivi da un tecnico del competente Assessorato regionale e nel contesto di una iniziativa organizzata dal Mpa, alla presenza tra l’altro dell’Assessore Interlandi, non può che aumentare la mia soddisfazione, non per il riconoscimento incassato ma perché finalmente sembra delinearsi all’orizzonte l’unica via percorribile per il decollo definitivo del porto di Pozzallo. Speriamo, così come siamo stati abituati in passato, che non ci sia un passo indietro ed io rimango disponibile al confronto più aperto sull’argomento e lo sono adesso ancor di più, vista la chiara inversione di tendenza del Governo Regionale che trapela dalle dichiarazioni, non smentite, del Dr. De Santis”.

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