CALCIO. L’EX PATRON DEL MODICA, AURNIA, SULLA SITUAZIONE DEI ROSSOBLU

Segue da lontano le vicissitudini di quella che è stata una sua creatura, presa “piccola” in Eccellenza, portata alla “maturità” della C2, “bocciata” dai dotti sapienti romani e riportata laddove doveva essere, cioè in serie D. Antonio Aurnia, il patron per antonomasia, l’uomo che ha regalato a Modica la gioia del ritorno in D prima e tra i professionisti poi, colui il quale ha atteso in solitaria sotto il Tar Lazio la decisione dei giudici, oggi guarda solo ed esclusivamente alle sue aziende; è lontano dal Modica Calcio, ma il cordone ombelicale continua ad alimentarsi. E’ il filo dei ricordi e del cuore che lega ancora Antonio Aurnia alla maglia rossoblu. “Sono oramai molto lontano dallo stadio, sto dedicandomi alle mie aziende – dice l’oramai ex Patron -. Di certo una passione non si può annullare, tant’è che la domenica sera cerco di informarmi sul risultato così come è immancabile, seppur nei ritagli di tempo, la lettura dei giornali il lunedì mattina”. Una “vicinanza” di cuore ed un “distacco” di mente per Antonio Aurnia che, dopo avere riportato il Modica in D lo scorso anno, decise di lasciare tutto e “cedere la mano” a Riccardo Radenza che, nelle precedenti due stagioni gli era stato accanto. “Riccardo è un ottimo imprenditore ed un bravo ragazzo – dice Aurnia -. Saprà cavarsela anche in questo momento difficile”. Dallo studio del suo ufficio di Moda Italia ritorna ai “ricordi rossoblu”. “Abbiamo di certo vissuto delle stagioni indimenticabili – ricorda – nel bene e nel male. Tante emozioni che di certo non torneranno, ma non è detto che non si possano rivivere”. Circa il difficile momento che sta attraversando il sodalizio rossoblu, Aurnia va controcorrente e si dice assai fiducioso. “Io ripongo molta fiducia in questa dirigenza. Sapranno risollevarsi di certo grazie alla tanta passione che infondono nella gestione di questa società, da Riccardo (Radenza, ndr) a Luigi Galazzo. Conosco anche bene lo staff tecnico, con il Direttore Sportivo Alessandro Cicchetti ed il mister Felice Melchionna che vogliono fare bene e lavorano per questo obiettivo. Che dire poi di un gruppo di ragazzi che – continua Aurnia – hanno mostrato il loro valore già lo scorso anno e soprattutto hanno dimostrato attaccamento alla maglia accordandosi anche con una rimodulazione degli emolumenti. Si tratta di elementi che messi insieme e saputi ben coagulare possono formare una miscela capace anche di superare una situazione come quella attuale”. La fiducia di Aurnia non è di facciata. Non è abituato il patron a bluffare. Il suo ottimismo è più che rassicurante per tutto un ambiente che ha bisogno di una ventata di fiducia. E forse, anche di Aurnia.

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