Staffisti e precari. Antoci e Monte: “Alcuni consiglieri soffiano sul vento dell’antipolitica”

“Sorprendono le dichiarazioni dei consiglieri Ignazio Abbate, Angela Barone, Alessandro Tumino e Giuseppe Mustile sulla questione degli uffici di staff ma soprattutto amareggiano il tono e il linguaggio: tutt’altro che istituzionali”. Così il presidente Franco Antoci e l’assessore al Personale Raffaele Monte(nella foto) replicano ad alcuni consiglieri del centro sinistra sul ruolo degli staffisti. “A voler rispondere per le rime, strumentalità per strumentalità, basterebbe citare l’inchiesta di Repubblica (che non è un giornale notoriamente di centrodestra) che nello scorso mese di ottobre ha pubblicato il numero dei consulenti ed esperti del Governo Prodi: 1253! Altro che diritto al lavoro sotto le ali del protettore come annunciano in pompa magna i nostri consiglieri… A soffiare sul vento dell’antipolitica si fa presto e si migliora la propria visibilità: Beppe Grillo docet. Non avendo progetti e motivi di critica all’amministrazione provinciale, i 4 consiglieri dell’opposizione scelgono la strada dei costi degli staffisti per strumentalizzare anche la questione dei 21 lavoratori della Cooperativa Progetto Lavoro. E allora è opportuno chiarire che gli staffisti della provincia di Ragusa, assunti con un contratto a tempo determinato, in forza di un vecchio regolamento varato dal consiglio provinciale nel 1990, in ossequio alla legge del ministro Bassanini, sono solo 12 per una spesa di 300 mila euro l’anno, il cui numero di lavoratori potrà anche raddoppiare perché si potrà fare ricorso a contratti part-time ma il costo resterà immutato. Va chiarito altresì che gli incarichi per gli staffisti sono di natura fiduciaria e limitati al mandato elettorale e soggiacciono ad un’esigenza di supporto dell’attività amministrativa e politica del presidente e degli assessori. Quanto al precariato sfidiamo chiunque ad indicare un Ente, diverso dalla Provincia Regionale di Ragusa, che ha stabilizzato a tempo pieno tutti i lavoratori precari in servizio. Avremmo stabilizzato anche i 21 lavoratori della cooperativa Progetto Lavoro se la normativa vigente l’avesse prevista e, comunque, questi lavoratori – possiamo assicurarlo – non perderanno mai il posto di lavoro: troveremo una soluzione legittima anche per loro. Basta poi che i 4 consiglieri si guardino attorno per vedere quale sia la situazione del precariato in provincia, di amministrazioni a guida di centro sinistra, che da anni tengono senza certezza di futuro centinaia di lavoratori. Se, infine, i consiglieri vogliono strumentalizzare demagogicamente la questione del “diritto al lavoro” hanno sbagliato indirizzo perché in sede di modifica del piano occupazionale vareremo un provvedimento che metterà a concorso all’esterno diversi nuovi posti. Lo abbiamo già fatto per 4 nuovi dirigenti e quest’amministrazione, a fronte degli sprechi presunti di cui parla la minoranza, ha diminuito i dirigenti da 21 a 19, non ha fatto ricorso ad esperti risparmiando ogni anno 600 mila euro. Sui costi della politica, i nostri consiglieri hanno sbagliato destinatari”.

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