RAGUSA. DEBITO NON PAGATI. L’AGESP PIGNORA IL CONTO DELL’ATO AMBIENTE

L’Agesp, l’azienda di Castellammare del Golfo che per anni, e fino allo scorso mese di gennaio, ha gestito il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Modica, non intende aspettare oltre ed avvia il procedimento di pignoramento delle somme in cassa dell’Ato Ambiente di Ragusa. "Abbiamo provveduto – sottolinea Gregorio buongiorno – tramite i nostri legali, ad avviare la procedura di pignoramento di tutte le somme esistenti nel conto corrente dell’Ato Ambiente che, dunque, non potrà disporne.". Bloccati, in buona sostanza, tutti i mandati di pagamento." Nel conto corrente, però, ci sono poco più di mille euro. E’ stato lo studio legale Scuderi di Catania, che si appoggia su un avvocato del Foro di Ragusa, a mettere in pratica tale atto. "Fino alle 13,30 di oggi(ieri, ndr) – dice il presidente di Ato Ambiente, Giovanni Vindigni(nella foto) – non ci è stato notificato nulla. Non escluso, però, che possa esserci notificato l’atto nei prossimi giorni". L’Agesp vanterebbe crediti per circa duemilioni e cinquecentomila euro e per questo punta a tutelarsi, così come intende agire riguardo all’appalto di Modica. "Il nostro credito nei confronti dell’Ato – replica Bongiorno – ammonta ad un milione e 800 euro mentre nei confronti del Comune di Modica è di 450 mila euro. Mi preme sottolineare che la nostra è una decisione che non vuole colpevolizzare l’ente presieduto da Vindigni, che vive di finanza derivata ma che potrà rivalersi sul Comune di Modica. Era stato siglato un piano di rientro dei debiti lo scorso mese di febbraio che è stato rispettato fino a marzo". Una vicenda che creerà problemi e che l’Ato contesta nei numeri. "Mi risulta – precisa Vindigni – che Pozzallo abbia già pagato. La notizia del pignoramento mi trova impreparato anche perché ci dovevamo incontrare lunedì prossimo. Stiamo lavorando per trovare le giuste soluzioni. In queste ore sono stato dal Prefetto per renderlo edotto delle diverse situazioni come quella della Icom che gestisce la discarica di Scicli ed alla quale abbiamo dato la somma di 50 mila euro per saldare gli stipendi degli operai di ottobre e novembre, che però continuano a tenere assemblee creando disservizi all’impianto ed ai comuni conferitori dei rifiuti". Sulla questione della raccolta e smaltimento a Modica pesa già una spada di Damocle, dopo che lo scorso 15 novembre è accolto il ricorso presentato dall’Agesp al Tar di Catania avverso l’assegnazione del nuovo appalto in città, avvenuta lo scorso mese di gennaio, in favore dell’Associazione Temporanea d’Impresa Giuseppe Busso. "In queste ore – dice il legale rappresentante dell’Agesp, Gregorio Bongiorno – ci è stata notificato l’atto ufficiale della deliberazione del Tribunale Amministrativo Regionale etneo, anche se conoscevamo il risultato dallo stesso giorno ma in via informale. La nostra società vuole chiarezza e ci sembra che la decisione assunta dal Tar, al momento, sia dalla nostra parte, perchè conferma le nostre perplessità sulla questione. Intanto "Per noi ci sono state delle imperfezioni – aveva detto nei giorni scorsi, Bongiorno – relativamente all’affidamento del servizio biennale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed in modo particolare dal punto di vista formale, specificatamente per carenza di documentazione oppure per quanto concerne il ribasso d’asta, che riteniamo sia alto".

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