MILILLI: “ACCESSO AL CREDITO PIU’ FACILE SE PMI SI ALLEANO CON I CONFIDI” “Serve una più forte valorizzazione del sistema dei consorzi fidi: un terzo soggetto forte che interagisce tra banche e aziende e capace di fare contenere alle prime il li

"Il primo gennaio 2008 l’accesso al credito per le piccole e medie imprese sarà più difficile, ma non per quelle che i associano a un confidi". Bartolo Mililli, presidente di Confeserfidi, il maggiore consorzio fidi siciliano, invita le piccole imprese siciliane a non temere l’entrata in vigore dei rating di Basilea 2. "E questo grazie soprattutto ad una marcata attenzione della nostra struttura alla pianificazione e a una gestione equilibrata dei rapporti con le banche, requisiti indispensabili per le imprese assistite dai consorzi fidi per accedere al credito bancario. Più complicata invece la posizione delle aziende non assistite, molto più esposte ai rischi del libero mercato e, dunque più deboli". In Sicilia Confeserfidi è una struttura radicata nel territorio e strutturata per affiancare le imprese attraverso servizi consulenziali e di garanzia. Basta guardare i dati al 30 settembre di quest’anno: il maggiore Consorzio Fidi siciliano ha erogato 80 milioni di finanziamenti alle imprese siciliane. Sono 851 i nuovi soci nei primi nove mesi dell’anno. Le pratiche erogate sono state 1151: il 50% ha riguardato prestiti, il 27% mutui, il 15% conti correnti, la restante parte altre forme tecniche. Nello stesso periodo del 2006 Confeserfidi aveva erogato 46 milioni di euro, a fronte di 964 pratiche erogate. Tra il gennaio e il settembre del 2006 il 59% delle pratiche aveva riguardato prestiti, il 20% mutui, il 16% conti correnti e il restante 5% altre forme tecniche. "Dall’analisi dei dati del 2007 emerge che Confeserfidi ha erogato oltre 15 milioni di finanziamenti destinati a investimenti –spiega il presidente di Confeserfidi, Bartolo Mililli-. Nello specifico, sono 84 le aziende siciliane che operano nel mondo del turismo e dei servizi che hanno beneficiato di finanziamenti per un ammontare complessivo di 6 milioni e 840 mila euro, 23 le aziende industriali che hanno attinto in totale a 6 milioni 500 mila euro, 654 aziende del settore del commercio che hanno attinto a 48 milioni di euro, 275 le imprese artigianali che hanno beneficiato di 14 milioni e 700 mila euro, mentre 25 pratiche hanno riguardato aziende agricole, che hanno ricevuto in totale 4 milioni di euro. E’ indubbio che Basilea 2 presenta luci e ombre – commenta Mililli-. Da una parte rappresenta un’opportunità per le aziende di instaurare un rapporto trasparente con le banche, dall’altra vede diverse tipologie d’imprese penalizzate. Mi riferisco alle aziende operanti in settori in difficoltà, che risentono maggiormente della competitività internazionale o che vivono in aree svantaggiate. Queste imprese avranno certo accesso al credito ma a costi più elevati. Come dire: alle attuali difficoltà se ne aggiungeranno altre". Ecco che la soluzione passa attraverso una più forte valorizzazione del sistema dei consorzi fidi: un terzo soggetto forte che interagisce tra banche e aziende e capace di fare contenere alle prime il livello di rischio e alle seconde il costo del denaro. "Noi – sottolinea Mililli– aiutiamo le imprese che vogliono crescere a trovare i migliori strumenti di finanziamento, quelli più adatti alle loro reali esigenze".

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