Saranno stati una ventina i commercianti del Quartiere Sacro Cuore che hanno manifestato stamattina, nell’annunciata azione di protesta per ristabilire i doppi sensi nel popoloso quartiere. Le decantate 4000 firme raccolte non si sono viste. Fortuna che alcuni pensionati si sono aggregati allo sparuto numero di manifestanti che, successivamente, si sono recati a Palazzo San Domenico dove hanno incontrato il sindaco. Torchi ha rimesso tutto nelle mani del consiglio comunale affinchè siano i trenta eletti a decidere il da farsi. Quasi assenti i commercianti dell’arteria più trafficata, Via Sacro Cuore, sprecate le numerose unità impiegate da polizia, carabinieri e vigili urbani. "Questa è una prima protesta – ha dichiarato Saro Vindigni, tra gli organizzatori della manifestazione. – Se non otterremo il ritorno al precedente sistema viario ne faremo delle altre. Abbiamo avuto cali nelle vendite dal 20 al 40% con l’avvio di questa sperimentazione. Ora diciamo basta". Peccato che questi commercianti abbiano, chissà perchè, tenuto conto del nuovo piano viario per lamentare i cali e non abbiano seriamente riflettuto sui reali motivi ovvero il mancato pagamento degli stipendi a dipendenti comunali, operatori ecologici, cooperative sociali ed assistenziali, che, nell’incertezza, preferiscono limitare le spese. I commercianti intelligenti lo sanno e non protestano anzi un esercente di Via Sacro Cuore dice: "Io sono disposto a firmare quattro volte per mantenere questa viabilità".
foto maurizio melia