Tra richieste di consulenza e bandi per la controgaranzia regionale l’Assessorato regionale al Bilancio punta sul rinnovo del settore, ma continua a mancare il confronto con i Confidi Un fondo “non eligibile” ai fini di Basilea che può portare b

L’Assessorato regionale al Bilancio ha pubblicato il bando per l’individuazione del Soggetto Gestore che avrà il compito di gestire il fondo regionale di controgaranzia (più tecnicamente di cogaranzia) a favore dei Confidi riconosciuti dalla Regione siciliana. Un fondo "non eligibile" ai fini di Basilea che può portare benefici solo al settore dell’artigianato siciliano. Nessun confronto con il mondo dei Confidi, che ha ancora un motivo in più per accelerare la costituzione dell’Assoconfidi regionale. "La circostanza positiva che salta agli occhi è il fatto che anche le aziende artigianali siciliane possono finalmente accedere a forme di garanzia (sempre tramite i confidi) finora non possibili a causa dell’esclusione delle agevolazioni dalla gestione del fondo nazionale di garanzia gestito dal Mediocredito centrale e riservato alle aziende commerciali, industriali, turistiche e dei servizi –afferma Bartolo Mililli, presidente di Confeserfidi, il maggiore consorzio fidi siciliano-. "Rilevo, tuttavia, che i confidi siciliani per le aziende dei settori diversi da quello artigianale, non hanno motivo di rivolgersi a questo fondo perchè quello gestito da MCC è più conveniente: garanzia offerta alle banche fino all’80% e recupero dell’eventuale perdita fino al 90%. Tra l’altro perchè cambiare? MCC ha un software specifico, raggiungibile telematicamente da tutti i confidi convenzionati e soprattutto personale già formato e meccanismi rodati con migliaia di operazioni perfezionate. Nel confronto con MCC, la preoccupazione maggiore riguarda l’efficienza del "comitato di gestione" al quale è riservata l’approvazione delle pratiche dopo l’istruttoria delle banche. Inoltre, con MCC tutte le operazioni sono ammissibili comprese quelle con finalità di credito di esercizio mentre la Regione punta nell’agevolare esclusivamente operazioni a fronte di "investimenti". Dalla partecipazione al bando sono escluse le società finanziarie iscritte all’elenco speciale di cui all’art. 107 del TUB e ciò potrebbe esporre l’Amministrazione regionale a possibili ricorsi. Non si comprende chi pagherà i costi delle istruttorie bancarie, visto che il bando prevede che sia la Regione sia le imprese sono dispensate da qualsiasi costo. Non vorremmo che i Confidi dovressero pagare le commissioni/premi per l’accesso al fondo… Questo sarebbe un’altro motivo per lavorare ancora con il MCC, che invece è gratuito. Pur apprezzando il lavoro fatto dal Bilancio, purtroppo svolto in assenza di esperti consulenti in Basilea II in particolare in materia di "tecniche di mitigazione del rischio", è necessario precisare che il fondo, seppur a prima richiesta, non consente alle banche finanziatrici un minore accantonamento di patrimonio di vigilanza (la Regione, infatti, non si è impegnata a coprire le eventuali perdite eccedenti le disponibilità del fondo) e quindi non è "eligible" ai fini di Basilea. In questa ottica è da considerare molto positivamente l’altra iniziativa promossa dall’Assessorato che riguarda la ricerca di ADVISOR PER L’ATTIVITA’ DI CONSULENZA E ASSISTENZA PER LA DEFINIZIONE DELLE MIGLIORI STRATEGIE GESTIONALI E FINANZIARIE dell’ Area Confidi. Per tale area vi è l’esigenza di poter fruire dell’assistenza nelle seguenti tematiche: – azioni di segmentazione del credito (tranched cover) – azioni di cartolarizzazione sintetica – ogni altra azione mirata alla mitigazione delle fasi di accesso al credito -azioni mirate alla riduzione della quota di accantonamento in fase di concessione del credito L’iniziativa nasce da proposte concrete di ConfeserFidi avanzate il 12 luglio 2007 in occasione dell’incontro con il Dr. Benedetto Mineo, Direttore del Dipartimento Finanza e Credito dell’Assessorato Regionale al Bilancio. Avevamo in sostanza proposto di attenzionare il finanziamento delle "prime perdite" di una tranched cover attraverso dei contributi regionali appositamente appostati in bilancio, perfettamente eligibile ai fini di basilea II. Abbiamo quindi convinto l’Assessorato ad esplorare nuove e più attuali forme di sostegno per l’accesso al credito delle imprese, in linea con i nuovi dettati imposti da Basilea II. Il confronto con i Confidi, quando soprattutto istituzionalizzato, apporta sempre benefici per questo mondo che oggi sostiene realmente il credito delle imprese siciliane.

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