MODICA. SCONTRO TRA ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA DEI COMMERCIANTI E DEGLI ARTIGIANI

Pesante presa di posizione del Comitato Liberi Artigiani e Commercianti e del Movimento Autonomo dei Commercianti nei confronti delle organizzazioni di categoria ben consolidate. "I commercianti languono e le associazioni latitano – esordiscono i rappresentanti dei due organismi autonomi -. Dove sono le associazioni di categoria, quando c’è da affiancare i propri iscritti per corsi di formazione, per consigliare e, se necessario, dissuadere dall’avventurarsi dall’aprire una nuova attività se non con adeguati studi di settore, monitoraggio del territorio e quant’altro. Oggi gli associati rappresentano una fonte con le quote annuali, per gestire stipendifici da parte di chi, tramite libere elezioni "democratiche" con raccolta di deleghe in bianco, riesce ad occupare le poltrone delle associazioni e la scena mediatica, senza preoccuparsi del destino degli esercenti e senza dar loro supporti seri prima che le attività diventino ingestibili e si facciano travolgere dalla globalizzazione, la cui cultura non è stata ancora recepita dalle nostre parti". Uno scontro aperto, fratricida, che è destinato ad aprire polemiche. E’ tangibile il malcontento tra una parte di commercianti ed artigiani e lo stesso fatto che si siano creati due organismi autonomi ne è il chiaro risultato. "Esiste la casta – dicono Antonio Filingieli e Carmelo Giannone, esponenti dei due organismi – anche nelle associazioni. Presidenti, direttori, consulenti, lautamente stipendiati con i soldi di tutti, con le decisioni di pochi, riescono a racimolate risicate maggioranze che, però, incidono fortemente nella gestione di tali organizzazioni e di contro anche sulla gestione dei consorzi fidi che, anziché portare annualmente bilanci in attivo per milioni di euro, nonostante le scelte di gestione criticabili, non diminuiscono le percentuali a loro spettanti, a beneficio dei soci. Sembra normale sperare che anche in queste organizzazioni sia necessaria una ventata di aria nuova e si metta al centro dell’attenzione il socio e le sue necessità, dando spazio a chi, con spirito di servizio, si dedica ai problemi di tutti e non a risolvere i propri occupando le varie poltrone che gli portano vari emolumenti mensili".

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