Failla: Il Parco degli Iblei non vincoli lo sviluppo del territorio

“La conferenza di presentazione del Parco degli Iblei alla presenza dell’Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente On.le Interlandi, ci ha offerto la possibilità di confrontarci rispetto alle idee di sviluppo che il territorio della Provincia di Ragusa vuole darsi alla luce della istituzione del Parco.” Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, ha così commentato il dibattito emerso dagli interventi succedutisi durante l’incontro che l’Assessore Regionale ha voluto per ascoltare la posizione del territorio. “Valuto positivamente la volontà dell’Assessore Interlandi di prestare attenzione al territorio ed alla sua volontà. Segno che vi è una inversione di tendenza rispetto al malvezzo di calare dall’alto decisioni che vincolano e bloccano lo sviluppo del territorio della nostra Provincia. Lo abbiamo visto con le zone SIC sull’area Industriale di Modica, per cui abbiamo ingaggiato una battaglia che alla fine è risultata vincente.” “Oggi assistiamo alla estremizzazione delle posizioni come se fossero antitetiche ed escludenti l’una dell’altra. Chi propone il congelamento totale di ogni attività umana all’interno del parco, quasi volendo impedire agli alberi stessi di far nascere nuove foglie sui rami e chi, di contro, propone la assoluta libertà nel potere disporre del territorio senza vincoli e senza ecosostenibilità. Né l’una né l’altra posizione appartengono alla moderazione tipica della nostra indole.” “La istituzione del Parco va letta nel verso giusto. Da un lato, può promuovere il turismo e la possibilità di crescita di ambiti vocati. Dall’altro può deprimere lo sviluppo del territorio e mortificarne le possibilità di crescita futura. La delimitazione dell’area è, ad esempio, molto maggiore di quella perimetrata all’interno del PTP e coinvolge anche aree vocate allo sviluppo economico come quelle a ridosso dell’area industriale di Ragusa che non potrà più espandersi con grave danno all’economia complessiva della Provincia. Mentre in aree diverse come quelle montane della Provincia il Parco non solo è opportuno ma può e deve rappresentare un occasione di sviluppo dell’economia indirizzato." "Ci chiediamo e chiediamo – conclude Failla – se sia l’uomo al servizio del territorio o viceversa il territorio al servizio dell’uomo. Noi crediamo che debba essere il territorio al servizio dello sviluppo che naturalmente non deve devastare ma al contrario integrarsi in modo sostenibile. Il Parco così come impostato sotto il profilo politico filosofico invece non ha questa logica. Compito della politica è trovare la giusta proporzione tra gli interessi legittimi dell’economia e del benessere con la tutela dell’ambiente.”

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa