MODICA. AL VIA PROCESSO PER VIOLENZA SESSUALE. TESTIMONIA LA PRESUNTA VITTIMA

La vittima della violenza sessuale è stata al centro della prima udienza del processo nei confronti di S.Z., il vittoriese di 56 anni, bracciante agricolo, arrestato lo scorso mese di marzo dai carabinieri per violenza sessuale nei confronti di una donna modicana con inferiorità psichica. La donna, una coetanea dell’imputato, con la presenza di un’assistente sociale, ha spiegato la questione ridimensionando comunque i fatti. Sembra che l’interessata, all’epoca ricoverata presso il reparto Dementi Tranquilli dell’Ospedale Busacca di Scicli, in un primo momento fosse stata consenziente, ma poi ci avrebbe ripensato, ma l’atto sessuale sarebbe stato consumato(la donna ha sostenuto di essere illibata). Lunga la sequela di testi che hanno sfilato davanti al collegio penale del Tribunale di Modica. Tra questi medici ed infermieri del nosocomio sciclitano i quali hanno confermato di aver visto la donna, che non si è costituita in giudizio, rientrare in corsia abbastanza sconvolta. Nel corso del dibattimento è stata avanzata richiesta per potere sottoporre la presunta vittima a perizia psichiatrica. Lo scopo è quello di verificare se, all’epoca dei fatti, l’interessata fosse in grado d’intendere e di volere. Il Tribunale si è riservato. La decisione sarà comunicata il prossimo16 gennaio, giorno in cui è fissata la prossima udienza. L’imputato, difeso dall’avvocato Emanuele Occhipinti, quando fu arrestato, davanti al Gip, si avvalse della facoltà di non rispondere. L’episodio fu denunciato nel mese di novembre del 2006 dalla presunta vittima. I militari dell’Arma avviarono le indagini ricostruendo l’episodio ed avvalendosi anche del supporto di una psicologa e di un’assistente sociale. L’uomo, che lavorava per conto di un’azienda agricola, fu arrestato nella propria abitazione di Vittoria. Sembra che l’imputato avesse invitato la vittima designata a salire a bordo della propria auto. Poi si sarebbe appartato in fondo al parcheggio del nosocomio sciclitano, dove avrebbe espletato i suoi istinti sessuali addirittura in pieno giorno. La donna non potè sottrarsi alla violenza sessuale che il cinquantaseienne aveva bloccato le portiere della vettura. Secondo la denuncia, dopo aver stuprato la malcapitata, il vittoriese l’avrebbe abbandonato tra le lacrime di quest’ultima nello stesso parcheggio e se ne sarebbe tornato a Vittoria. Sulla base della ricostruzione fatta dagli inquirenti sembra che l’indagato avesse adocchiato la presunta vittima al “Busacca” dove si era recato per una visita all’ex fidanzata, ricoverata nello stesso reparto. Nel corso della stessa visita sarebbe stato bravo ad instaurare un rapporto confidenziale con la sua futura vittima senza destare sospetti con il personale medico e paramedico. Il vittoriese era già noto alle forze dell’ordine per avere messo in atto in precedenza lo stesso reato. Ancora oggi si trova rinchiuso presso l’Istituto Penitenziario di Ragusa.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa