Qualità della vita, Agrigento ‘ruba’ l’ultimo posto a Catania. Ragusa stabile

Agrigento è la città italiana meno vivibile. Secondo la classifica stilata dal Sole 24 Ore, sulla base dei risultati della ricerca Qualità della vita 2007, quest’anno la città dei templi ha preso il posto occupato 12 mesi fa da Catania. La graduatoria è stata elaborata mettendo a confronto le province italiane in base ai dati raggruppati in 6 macro aree: tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, ordine pubblico, popolazione e tempo libero. Il primato di città più vivibile è stato assegnato a Trento, seguita da Bolzano e Aosta. Per le città siciliane i gradini più bassi. Messina è all’81° posto, anche se è in salita di tre posizioni rispetto allo scorso anno. Ragusa resta stabile all’82°, a seguire Siracusa (83), Enna (87), Trapani (90), Palermo (92), Caltanissetta (96), Catania (100). La Provincia di Siracusa è in ascesa di 13 posizioni rispetto allo scorso anno, in sensibile miglioramento anche Trapani (+6), Palermo (+7), Catania (+3). In discesa, invece, Enna (-1) e Caltanissetta (-6). Quanto alle due ‘grandi’, Milano e Roma, la prima non si discosta dalla posizione del 2006, cioè la sesta, mentre la capitale riesce ad avanzare di quindici posizioni, trovando spazio nella top ten all’ottavo posto. Il progresso più significativo lo consegue invece Bergamo che avanza di 24 passi e arriva al 20° posto e svetta nella graduatoria di settore su ‘Servizi, ambiente e salute’. Tra gli arretramenti spicca quello di Isernia al 79° posto (meno 29). Ma, al di là dei punteggi e della pagella finale, dalla competizione giocata sulle statistiche emerge, sottolinea il quotidiano economico, un quadro statico sotto diversi aspetti: l’occupazione, la sicurezza, la ricchezza disponibile, i mali delle metropoli. Agrigento esce male in particolare sui fronti demografico, del business, dei servizi e degli svaghi, mentre nella sicurezza (misurata in base ai reati denunciati) se la cava un po’ meglio. Qualche specifico indicatore può esemplificare la distanza fra le due protagoniste dell’edizione 2007. Trento ha un reddito pro capite superiore a 25 mila euro, il doppio di quello rilevato nel capoluogo siciliano; il tasso di disoccupazione 2006 è del 3,1% nella prima e del 13,3% nell’ultima; i tassi applicati dalle banche sui prestiti alle imprese trentine si aggirano sul 5,5% mentre alle agrigentine viene chiesto l’8,15 per cento. Qualche passo avanti lo compiono pure Napoli, Palermo e Bari, pur restando oltre l’ 85ª piazza. Infine il sondaggio sulla città dove si sogna di andare a vivere, con Firenze e Parigi ancora prime rispettivamente tra le italiane e le straniere. Ma c’è, conclude il quotidiano, una sorpresa a proposito della felicità: sono gli abitanti di Imperia i più soddisfatti della loro esistenza.

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