Soppressione dei 63 tribunali minori. Anche Modica a rischio

Torna d’attualità la questione riguardante la soppressione dei 63 tribunali minori, che in gergo vengono chiamati “Tribunalini”, tra i quali quello di Modica. Il Ministro dell’Economia, Tommaso Padoa Schioppa, ha annunciato per aprile un piano operativo. La struttura giudiziaria di Modica, come si diceva, è fortemente a rischio soppressione. Nei giorni scorsi della vicenda è tornato ad occuparsi Il Sole 24 ore che ha definito tali strutture “la costosa routine dei Tribunalini, simbolo di campanilismi, poco produttivi, ma anche presidio di legalità. Che la sede di Piazzale Beniamino Scucces sia ai limiti del mantenimento ne sono convinti in tanti, basta girare per i corridoi del Palazzo di Giustizia e si comprende come, soprattutto gli avvocati, ne sono consapevoli. La prossima collocazione in stato di quiescenza dell’attuale presidente, Aurelio Catra(febbraio 2008) potrebbe dare l’input per il provvedimento. Modica diverrebbe, insomma, una sede staccata del Tribunale di Ragusa, come è già a Vittoria. In Sicilia i Tribunali a rischio sono otto, Caltagirone, Enna, Gela, Modica, Nicosia, Patti, Sciacca e Mistretta, quest’ultimo con un record negativo e cioè 257 fascicoli per giudice(la media italiana è di 585. Per quel che riguarda Modica, la media parla di nove magistrati in organico con trenta fascicoli pro capite(civile e penale media 2004- 2005-2006) a fronte di una popolazione pro capite(bacino di utenza suddiviso per magistrati)di 11.065. Il quotidiano economico, in modo particolare, non vede bene il Tribunale di Modica. “E’ innegabile – dice – che oggi si faccia fatica a trovare il senso di un tribunale “regalato” secoli fa da un re alla Contea di Modica(12 km da Ragusa)”. Restano i costi, il principale problema che mette a rischio il mantenimento dei Tribunalini. Ma è bene fare rilevare anche i vantaggi che questi tribunali offrono: udienze celeri, i magistrati “in erba” che hanno la possibilità di “farsi le ossa” in una realtà che tratta reati minori, la possibilità per il circondario interessato di avere uffici fiscali, un carcere, un ordine forense locale, una cospicua presenza di forze dell’ordine che, altrimenti, diminuirebbero.

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