MODICA. STUDENTINI RUBANO 50 CAPPELLINI DA UNO STAND

Circa cinquanta cappellini in lana sono stati rubati in pieno giorno da uno degli stand installati in Corso Umberto, di fronte dell’Istituto Magistrale "Verga". Autori, secondo qualche testimone, sarebbero stati gli alunni di una classe della sede di Corso Garibaldi dell’Istituto Comprensivo "Emanuele Ciaceri". Tirata d’orecchie da parte del dirigente scolastico, informato dal titolare del box, per i suoi allievi ed obbligo di presentarsi con i genitori ieri. L’episodio sarebbe avvenuto tra le 13,30 e le 14, quando i gestori delle strutture chiudono per la pausa pranzo. Alla riapertura il titolare si è accorto che qualcuno aveva aperto da un lato il box, chiuso in maniera precaria, ed aveva asportato l’ingente quantità di cappellini per un valore di quasi duecentocinquanta euro. Secondo quanto racconta il commerciante che ha subito l’ammanco, ci sarebbe una persona che ha individuato gli autori di quella che più che un furto potrebbe essere una bravata da parte degli ingenui minorenni. L’esercente, a questo punto, ha informato la direzione della scuola. Ieri mattina c’è stato un via vai di genitori in direzione che sono stati resi edotti dell’accaduto. Ma alcuni di questi sono andati via parecchio risentiti. "Crediamo che i sistemi adottati siano sbagliati – dicevano ieri alcuni genitori -. Ci sono stati dei bambini che sono tornati a casa terrorizzati. Sappiamo di qualcuno che non ci ha dormito la notte". Una vicenda che ha amareggiato parecchio la vigilia di Natale(proprio ieri era l’ultimo giorno di lezioni)e che, in ogni modo, sarà utile a tutti per capire cosa sia realmente accaduto, chi sarebbero stati gli autori del prelevamento(i cappellini non sono stati trovati)e, soprattutto, per trovare i giusti sistemi per affrontare queste tematiche con ragazzini di appena 8-9 anni, molti dei quali traumatizzati da bailamme che si è creato e che magari non hanno nemmeno contezza di cosa si dia verificato o su quali compagnetti abbiamo potuto agire. "Mia figlia – dice una mamma – è tornata a casa terrorizzata dicendomi che dovevo andare a scuola perché era accaduta una cosa gravissima".

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