Il Presepe del Castello ha deluso le aspettative dei visitatori

Presepe vivente multietnico, per certi versi originale, visto che sono stati impiegati, quali figuranti, anche extracomunitari residenti in città. Un presepe, organizzato quest’anno da un privato che, però, non ha sortito commenti positivi dalla maggior parte dei visitatori. Un percorso troppo breve, solo due artigiani presenti in altrettante grotte, e, per questo, ritenuto costoso. Due euro il biglietto d’ingresso al presepe che ha deluso molti visitatori, soprattutto i più piccoli, i quali si aspettavano qualche figurante in più e che, all’uscita cercavano ancora di potere vedere qualcosa. Visitatori provenienti anche dai centri limitrofi che si aspettavano un percorso più lungo ma, in compenso, il panorama mozzafiato alla quale il visitatore ha assistito durante il breve tragitto, ha ricompensato anche la fatica di dovere parcheggiare distante dal luogo in cui si svolgeva la manifestazione. Dallo sperone sottostante il Castello dei Conti, infatti, si poteva assistere ad uno stupendo panorama costituito dalla vallata del centro storico. La prima serata ha visto la partecipazione di qualche centinaio di persone. La presenza si è allentata intorno alle 21.30, quando anche la strada di accesso al Castello è stata aperta al traffico nei due sensi di marcia. Per molti modicani l’ubicazione del presepe vivente ha costituito anche un ritorno all’infanzia. L’uscita è ubicata presso l’ex campo di calcio dei Padri Gesuiti, nei pressi della chiesa di San Giuseppe molto frequentato dai giovani una trentina d’anni fa. I quarantenni di adesso hanno rivisitato quei luoghi di gioia ed è stata per loro l’occasione per raccontare alla famiglia al seguito, le prodezze calcistiche vissute in quei luoghi. Il presepe vivente tornerà a “rivivere” il primo gennaio, sempre dalle 17.30 alle 22.30. Si tratta, comunque, di una idea innovativa che non è stata percepita dai tradizionalisti. Alla fine del percorso si poteva assistere ad una mostra che, proprio in questo contesto natalizio deve fare riflettere in quanto incentrata su sguardi sereni ma intrisi di “diversità” ma ricchi d’amore.

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