RAGUSA. UNA DELEGAZIONE DI AMMINISTRATORI COMUNALI DEPUTATI E CITTADINI A PALERMO PER SALVARE LA GUARDIA MEDICA DI RAGUSA IBLA

La questione relativa alla soppressione della guardia medica di Ragusa Ibla sarà domani al centro della discussione nel corso di un incontro che una delegazione, guidata dal Sindaco, Nello Dipasquale avrà a Palermo con l’Assessore regionale alla sanità, Roberto La Galla(nella foto). La decisione di far sentire nel Capoluogo dell’Isola la propria voce per spiegare le ragioni della comunità ragusana per dire no alla chiusura della Guardia medica di Ibla, è stata presa stamane nel corso di un incontro svoltosi presso l’Aula Consiliare del Comune. Il primo cittadino, il Vice Sindaco Giovanni Cosentini, altri componenti la Giunta, il Presidente del Consiglio Comunale, Salvatore La Rosa, alcuni consiglieri comunali e una delegazione di cittadini di Ibla, accompagnati dal deputato nazionale Riccardo Minardo e dai deputati regionali Roberto Ammatuna, Salvatore Zago e Orazio Ragusa, hanno infatti deciso, nella riunione odierna, di recarsi domani mattina a Palermo presso la sede dell’Assessorato regionale alla Sanità. La delegazione di rappresentanti politici e di cittadini, che ha, per l’occasione, deciso di portarsi a Palermo noleggiando un pullman, cercherà con forza di respingere e bloccare attraverso una serie di motivazioni che saranno rappresentante, il provvedimento di chiusura della guardia Medica di Ibla, disposto dall’Assessorato regionale. Essendo nella stessa giornata di domani programmata anche una riunione con tra il rappresentante del Governo delegato per la Sanità ed i manager, la delegazione ha deciso di attendere l’esito di quest’ultimo incontro prima di far rientro a Ragusa. Il deputato nazionale Riccardo Minardo, componente della Commissione inchiesta per la Sanità della Camera, ha proposto ai componenti la delegazione, che sono stati alla unanimità d’accordo, di rimanere a Palermo fin quando non si avrà la certezza che il provvedimento di chiusura della guardia medica di Ibla venga revocato.

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