TRIBUNALE MODICA. L’AVVOCATO SCARSO ATTACCA I GIUDICI. “Rasentiamo l’incompatibilità territoriale”

E’ una situazione pesante quella legata alla paventata soppressione del Tribunale di Modica. A poche ore dalla riunione del consiglio comunale aperto, si registra un pesantissimo intervento dall’avvocato Carmelo Scarso nella sua triplice veste di iscritto all’Ordine Forense di Modica, di componente il direttivo della Camera Penale e di capogruppo consiliare del Movimento per l’Autonomia. L’esponente forzista sbotta duro e questo fa presumere che nel corso della seduta consiliare accentuerà la sua presa di posizione. "Personalmente – dice il legale modicano – condivido ed approvo le dichiarazioni rilasciate in questi giorni dal personale degli uffici giudiziari. Loro devono avere assolutamente voce in capitolo su questa situazione". Il tiro di Carmelo Scarso, poi, si sposta verso la magistratura ipotizzando un’incompatibilità politica, ma non tecnica, di questi ultimi. "Che i magistrati – dice – si siano mossi senza tenere conto del personale né, tantomeno, degli avvocati, è un’iniziativa che sa di cooperativismo e faziosità fine a se stessa che, personalmente, condanno. Nessuno ha tenuto conto in questo senso delle esigenze del territorio, non si è avuta sensibilità verso dipendenti ed avvocati. Si è in una situazione critica. Non è giusto assumere iniziative improvvisate. Siamo nell’anticamera di una sorta di incompatibilità territoriale politicamente parlando". I riferimenti dell’avvocato Scarso sono da ricondurre alla riunione della Sottocommissione tenutasi nelle scorse settimane(solo tre magistrati in forza all’organico di Modica si sarebbero espressi in quella occasione per il no). In precedenza erano stati l’Ordine Forense e la Camera Penale, congiuntamente, con un manifesto tutt’ora affisso nelle aule del Palagiustizia, esprimendo stupore ed amarezza per "la presa di posizione di alcuni magistrati del Tribunale di Modica che avrebbero auspicato la soppressione di questa struttura ed il suo accorpamento con quello di Ragusa".

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