Parco degli iblei. Tutti i Comuni interessati faranno parte del tavolo di concertazione

Tutti i sindaci dei comuni iblei interessati al Parco faranno parte del tavolo di concertazione che proporrà un’ipotesi di perimetrazione. A questa determinazione sono pervenuti gli amministratori iblei riuniti oggi sotto la presidenza dell’assessore provinciale al Territorio ed Ambiente Salvo Mallia che ha cominciato la serie d’incontri per definire una proposta operativa circa l’istituendo parco negli iblei. “Il mio intento – afferma Mallia – era quello di istituire un tavolo di concertazione snello e non pletorico, per rendere più agevoli i lavori, ma consapevole dell’importanza dell’argomento, non intendo in nessun modo ostacolare o vietare ad alcun rappresentante istituzionale di partecipare al tavolo. Mi rendo conto che tanto i comuni ricadenti nel territorio interessato dal Parco, quanto le categorie produttive, così come altri attori locali, sono tutti portatori di interessi, a volte diversi. Per cui non ci saranno preclusioni di sorta verso alcuna categoria e posso tranquillizzare il presidente della Cna, Giuseppe Cascone, che nulla è stato deciso sulle categorie produttive che faranno parte di questo tavolo. C’era solo l’esigenza di procedere con un organismo tecnico ma soprattutto snello capace di bruciare i tempi anche per fare sintesi. Mi auguro che si possa pervenire ad una soluzione condivisa così come è stato per l’utilizzo dei fondi ex Insicem. E’ interesse di tutti – aggiunge Mallia – che il Parco sia istituito, anzi interessa tutti. Non solo i territori, ma tutta la comunità iblea nel suo complesso. Ci stiamo assumendo una grossa responsabilità perché dobbiamo rappresentare gli interessi di tutti, pertanto, sarò paziente e zelante nel vagliare tutte le istanze. In provincia abbiamo siti di grande interesse naturalistico da salvaguardare e valorizzare, ma abbiamo anche un tessuto produttivo fondamentale per la nostra economia che non può e non deve essere in alcun modo “ingessato”. Ecco perché c’è massima apertura al dialogo e al confronto perché si vuole realizzare un Parco che possa essere sviluppo di tutto il territorio e non privilegi o mortifichi solo porzioni di territorio o alcune categorie produttive”. (gm)

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