TRIBUNALE DI MODICA, RISCHIO SOPPRESSIONE SIN DALLA SUA ISTITUZIONE

Il Tribunale di Modica esiste dal 1392. E forse sarà provocatorio, ma non è certo lontano dalla realtà, affermare che già da allora rischia di essere soppresso. Lo spauracchio ritorna, insomma, ciclicamente e stavolta ha il volto del piano di rientro del sistema giudiziario predisposto non dal Guardasigilli Clemente Mastella, che sarebbe l’interlocutore adeguato, ma dal Ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa. E stavolta a riunire le istituzioni sul tema è stato un luogo simbolo, quasi un segno del destino: la ex aula della Corte d’Assise, oggi Palazzo della Cultura, che ha ospitato il consiglio comunale aperto convocato dal presidente Enzo Scarso. Tutti d’accordo sul fatto che non sia possibile porre un’equazione tra i tribunali piccoli e quelli inefficienti: “Questo tribunale –ha esordito nel suo intervento il primo cittadino Piero Torchi- per la sua storicità e per la sua vicinanza alla gente è un punto di riferimento per la cultura della legalità sul territorio”. E al fianco di Torchi, al fianco della città di Modica, si sono schierati tutti senza distinzioni. “Questa –ha dichiarato il sindaco di Ispica Piero Rustico- non è solo una battaglia giuridica ma una battaglia di civiltà, per difendere la grande qualità della giustizia in questo comprensorio”. Dello stesso avviso i consiglieri comunali, l’assessore provinciale Enzo Cavallo in rappresentanza del presidente Franco Antoci, i dipendenti e gli avvocati presenti: “La soppressione tra l’altro non produrrebbe alcun risparmio -ha spiegato ad esempio l’avvocato Enzo Rizza- dal momento che la giustizia da amministrare non diminuirebbe e che i medesimi costi risparmiati a Modica dovrebbero essere investiti a Ragusa”. Alla fine è stato stilato un ordine del giorno, su proposta del consigliere di Sinistra Democratica Vito D’Antona, che va nella doppia direzione di respingere la soppressione e di rilanciare l’unica strada possibile: accorpare i comuni di Noto e di Rosolini, facendo sì che quello di Modica non possa più essere considerato un “tribunalino”, ovvero il disegno di legge che già nel 2001 l’On. Antonio Borrometi aveva presentato alla Camera. Presente al consesso lo stesso Sindaco di Noto, Corrado Valvo che ha dichiarato di “aderire con convinzione a questo progetto, soprattutto per l’importante vicinanza della giustizia ai cittadini”. Adesso starà ai parlamentari nazionali, primi tra tutti quelli presenti ovvero l’On. Peppe Drago e l’On. Riccardo Minardo, vigilare sulle intenzioni del Governo e portare a Roma questa proposta di accorpamento. Nel frattempo il vice presidente del Consiglio Provinciale Sebastiano Failla ha annunciato di aver già coinvolto il senatore di AN Antonino Battaglia, che presenterà un ddl a sua firma per richiedere l’accorpamento a Modica non solo di Noto e Rosolini, ma anche di Pachino e Portopalo.

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