Modica: Conferenza capigruppo oggi al comune. Argomento il PRG

Conferenza dei capigruppo per calendarizzare le prossime tappe per l’adozione della nuova variante al Piano Regolatore Generale. Il Presidente, Enzo Scarso, ha tenuto a ribadire l’importanza che riveste la seduta di questa sera del civico consesso ai fini di una eventuale revoca del decreto di commissariamento da parte dell.assessorato regionale Territorio ed Ambiente. Condizione indispensabile rimane la verifica di compatibilità dei consiglieri comunali il cui numero deve essere superiore a 16 affinchè la civica assise rientri nel pieno dei propri poteri di pianificazione urbanistica. A tal proposito Enzo Scarso nei giorni scorsi, aveva provveduto ad informarli sulla indispensabilità della presenza in aula e sulla dichiarazione inequivocabile di compatibilità per coloro che lo sono. Il presidente ha, inoltre, sottolineato la necessità, non appena ottenuto il provvedimento formale di revoca del commissarimento, di contingentare i tempi di discussione del Piano Regolatore generale in commissione prima ed in aula dopo. Allo scadere del trentesimo giorno, tempo che verosimilmente verrà assegnato al consiglio comunale per adottare il piano, senza che si sia provveduto in tal senso,verrà infatti reiterato il provvedimento di commissariamento. .Abbiamo – ha dichiarato il presidente Scarso- il fiato sul collo da parte dei dirigenti dell. assessorato Territorio ed Ambiente perchè Modica si doti del suo Piano Regolatore generale. Tale situazione anziché preoccuparci deve servirci come sprone soprattutto in queste ultime battute finali. Finalmente dopo anni di lungaggini burocratiche, di sterili discussioni e di decisioni poi revocate siamo nelle condizioni di adottare la variante al Prg L.aupicio- ha concluso il Presidente- è che adesso prevalga, come avviene sempre in consiglio comunale, il senso di responsabilità dei suoi componenti affinchè questa legislatura possa caratterizzarsi per una decisione storica: l.adozione del Piano. E.oramai indispensabile ed improcrastinabile che si tuteli il territorio da tutte quelle scelte alle quali, nel corso di tutti questi lustri, spesso, per la mancanza di un piano che ne disciplinasse la materia, non è stato possibile dire di no e che non sono state di certo le migliori o le più sagge ai fini di una crescita ordinata e di uno sviluppo razionale del territorio".

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