MODICA. LA RAPINA ALLA TAVERNA NICASTRO. GLI AUTORI RESTANO IN CARCERE

Niente "privilegi" per i due rapinatori arrestati martedì scorso dagli agenti del Commissariato di Polizia di Modica, dopo una tentata rapina ed una rapina consumati in un’Osteria di Via Sant’Antonino. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, che aveva interrogato Giorgio Caccamo, 40 anni, con piccoli precedenti, tossicodipendente, e Tony Di Tommasi, 34 anni, incensurato, entrambi nativi di Modica, ma residenti ad Ispica, ha respinto, infatti, le istanze di remissione in libertà o, in subordine di un provvedimento meno restrittivo, avanzate dai difensori, gli avvocati Rinaldo Occhipinti ed Angelo Iemmolo, decidendo per il mantenimento in carcere. I due erano finiti in manette dopo un breve inseguimento iniziato in Corso Vittorio Emanuele e conclusosi dopo appena mezzo chilometro, in Corso Regina Margherita a Modica Alta. Poco prima il Caccamo si era presentato ad uno dei titolari della Taverna Nicastro, in Via Sant’Antonino, con una pistola in pugno, risultata arma giocattolo con tappo rosso inserito, intimando la consegna dell’incasso. L’esercente aveva fatto rilevare di non avere ancora incassato nulla visto che erano appena le 12,30. Nel frattempo era sopraggiunto un cliente dal quale il malvivente si fece consegnare 25 euro con la minaccia dell’arma, denaro che i due andarono a prelevare all’interno del veicolo della vittima. Nel frattempo il Nicastro aveva allertato la polizia. Il rapinatore era fuggito insieme al Di Tommasi che lo attendeva a bordo di una Fiat 500 di proprietà della convivente di quest’ultimo. I due furono raggiunti ed arrestati.

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