NASCE L’ASSOCONFIDI REGIONALE SICILIANO

Seduti attorno allo stesso tavolo Presidenti e Direttori di Confidi di Commerfidi, Fideo, Credimpresa, Confidi Palermo e ConfeserFidi, che a breve si giocheranno la carta del 107, appena ci sarà la possibilità di presentare la relativa istanza a Bankitalia Nasce l’Assoconfidi regionale siciliano. Nei giorni scorsi i confidi siciliani hanno scritto una importante pagina dell’economia dell’Isola, quella fatta dalle circa 250 mila piccole e medie aziende e dai relativi titolari e soci imprenditori. Da tempo si auspicava la nascita di una sorta di "Assoconfidi" siciliano, uno strumento di rappresentanza unitaria dei Confidi operanti con la Regione e con le altre istituzioni dell’Isola. Mario Filippello, Segretario regionale della Cna e componente il consiglio di amministrazione dell’Unifidi Sicilia, si è fatto portavoce delle istanze che venivano dal mondo Confidi ed ha convocato una riunione presso la Cna di Enna. Presenti all’incontro i maggiori confidi siciliani "riconosciuti" dalla Regione (il cui statuto, cioè, è stato approvato dall’Amministrazione regionale) sia per attività che per patrimonio posseduto: Confidi Palermo, Commerfidi, Fideo Confcommercio, Eurofidi, Profidi, Unionfidi Sicilia, Credimpresa, Ascom Fidi Enna, Unifidi Sicilia ed ovviamente ConfeserFidi. Assenti giustificati il Confidi Cofiac ed altre realtà operanti in vari territori. A presiedere la seduta Mario Filippello, che ha fatto una interessante relazione introduttiva, fornendo dati e notizie inedite su come la Regione sta affrontando la nuova programmazione 2007-2013. Iniziato il dibattito, è stata apprezzata la scelta del legislatore regionale, con l’ultima legge dell’anno, con cui è stata unificata la gestione Confidi presso un unico assessorato e precisamente l’Assessorato regionale bilancio, Dipartimento finanza e credito retto dal Direttore Benedetto Mineo. Sarà necessario ora automatizzare il più possibile il contributo sugli interessi, per rafforzare il patrimonio dei confidi, per comprendere quale ruolo e quale funzionamento (preferibilmente eligibile per Basilea) debba avere il fondo di garanzia previsto dalla Regione e le integrazione dei fondi rischi consortili, su come istituzionalizzare i rapporti correnti tra l’Assessorato e la rappresentanza unitaria dei Confidi e su alcune modifiche della lr. 11/2005, ad esempio quella che riguarda la nomina dei revisori dei conti da parte del Bilancio. "Su questo punto pare utile che ogni assemblea consortile decida autonomamente quale Collegio sindacale debba avere, fermo restando che, gestendo fondi regionali, un controllo stretto sull’attività del Confidi ci debba comunque essere", commenta Bartolo Mililli, presidente di Confeserfidi. "Vedrei bene un cambio di ruolo dei funzionari regionali da "revisori" a "ispettori", anche perchè non penso sia molto gradito loro un ruolo che li impegna anche in responsabilità patrimoniali proprie. Ad ogni modo il Dr. Rizzo, responsabile del settore "Confidi" del Dipartimento finanza e credito, avrà finalmente un unico interlocutore a rappresentare i confidi regionali". Durante l’incontro è stato richiesto da tutti che il "coordinamento regionale dei Confidi" sia snello, autorevole e professionale. Attorno al tavolo erano seduti Presidenti e Direttori di Confidi che di esperienza ne hanno già accumulata. Commerfidi, Fideo, Credimpresa, Confidi Palermo e ConfeserFidi addirittura si giocheranno la carta del 107, appena ci sarà la possibilità di presentare la relativa istanza a Bankitalia. Il riferimento statutario è, per quanto riguarda il Coordinamento, lo statuto dell’Assoconfidi nazionale. Gli organismi del Coordinamento saranno: il Comitato dei Presidenti dei Confidi, la segreteria tecnica, la Presidenza (e non il Presidente) composta da 3 a 5 componenti. Il coordinamento è aperto, nel senso che tutti i confidi riconosciuti dalla Regione possono aderire e partecipare, a prescindere dalla costituzione iniziale.

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