RAGUSA: OPERAZIONE “SOGNI D’ORO”

Comunicasi che nella tarda serata di sabato 12 gennaio u.s. personale della Squadra Mobile di Ragusa ha eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di DERVISCHI Bledar, albanese di anni 30, DERVISCHI Romeo, albanese di anni 25, DJIBEDJI Din, serbo di anni 25 e GOLEMI Nori, alias GOLEMI Nari, albanese di anni 29, tutti in atto detenuti, in quanto facenti parte di una organizzazione criminale specializzata nei furti in abitazione nelle province di Ragusa, Siracusa e Catania (art.416 c.p. finalizzata ai furti ed alla ricettazione). I citati provvedimenti sono stati emessi dal GIP presso il Tribunale di Caltagirone Dott. Salvatore AQUILINO, su richiesta del Sost. Proc. della Repubblica Dott. Eliana DOLCE. Come si ricorderà, in data 04/12/2007 il Tribunale di Ragusa si dichiarava incompetente per territorio poiché il primo furto accertato come commesso dalla consorteria criminale “de qua” era avvenuto in territorio calatino e, pertanto, gli atti venivano trasmessi a quella A.G.. Alla stregua di ciò, concordando in toto con le risultanze investigative fornite dalla Squadra Mobile di Ragusa, l’A.G. su indicata emetteva le succitate misure cautelari confermative dei provvedimenti emessi dal G.I.P. di Ragusa. Gli arrestati si trovano attualmente ristretti presso la Casa Circondariale di Modica, a disposizione dell’A.G. procedente per l’interrogatorio di rito programmato per la mattinata odierna. Il G.I.P. che ha emesso la nuova misura cautelare ha ritenuto tuttora permanenti le esigenze cautelari appalesatesi sin dall’inizio di attività di P.G., a conferma della lievitante pericolosità sociale degli arrestati, collegata alla pluralità dei reati commessi, alla loro gravità, nonché alle modalità esecutive degli stessi. Infatti, tale condotta criminosa, registratosi all’inizio del decorso anno, aveva determinato un crescente allarme sociale tra la popolazione in considerazione del fatto che i malviventi avevano agito sempre con spregiudicatezza e senza alcun timore della presenza dei proprietari all’interno delle abitazioni prese di mira, molte volte resi inermi dall’inalazione di sostanze “incapacitanti”. A seguito della capillare attività info-investigativa svolta dalla Squadra Mobile si sono ottenuti riscontri certi e inconfutabili circa la responsabilità della banda nella consumazione di ben 43 furti, tutti portati a termine con un collaudato modus operandi, nei Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Pozzallo, Caltagirone e Francofonte.

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