SCICLI. IL GIORNO DOPO L’ARRESTO DEI SEI ANZIANI

“Sono state le donne anziane del quartiere a rimproverare pubblicamente quegli uomini, a fare scattare l’allarme, a fare da anticorpi a questo turpe fenomeno. Con Scicli e con gli sciclitani, con il sentimento della comunità, questa gente non ha nulla in comune”. E’ netto il sindaco Falla all’indomani degli arresti dei sei anziani accusati di aver abusato sessualmente di una minorata psichica di Scicli. “Le anziane del quartiere avevano notato l’insolita amicizia tra questi loro coetanei e la ragazzina, avevano rimbrottato pubblicamente quei vecchi, dando l’allarme che qualcosa non andava in questa storia”. Il caso era passato all’esame dei servizi sociali, che avevano allertato la polizia municipale. Qui alcune agenti in borghese avevano ricevuto l’ordine di fare appostamenti discreti, per verificare abitudini e orari degli incontri. Ma è stato il lavoro dei carabinieri, iniziato in ottobre, in occasione della violenza di gruppo ai danni della minorata psichica, a dare una svolta alle indagini. “L’amministrazione comunale esprime il proprio plauso alle forze dell’ordine, per la competenza con cui hanno lavorato in questi mesi –commenta l’assessore ai servizi sociali Mario La Rocca-. L’ufficio comunale che presiedo ha fornito tutti gli elementi utili a ricostruire il quadro di relazioni perverse che si era creato attorno a questa ragazza ingenua, bisognevole di protezione e non delle attenzioni morbose di uomini che avrebbero potuto esserle tranquillamente nonni”. Nella foto, i Ris di Messina prelevano rifiuti organici nell’abitazione di uno degli arrestati (immagini  da Vm Giornale)

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