PROCESSO KARTODROMO-BIOMASSA. LO STATO CHIEDE RISARCIMENTO. TRIBUNALE DI MODICA RISPONDE PICCHE

L’Avvocatura dello Stato, attraverso l’avvocato Domenico Maimone, chiede un risarcimento dei danni ambientali subiti per circa un milione di euro e l’ammissione di altri testi. Il Collegio Penale del Tribunale di Modica(Scibilia, presidente, Di Marco e Rubino, a latere), respinge le richieste così come respinge tutte le altre avanzate dalle parti civili anche cartacee nel processo relativo alle concessioni per la costruzione del kartodromo, in Contrada Bellamagna-Zimmardo, e di un impianto di biomassa, presso Cava Giarrusso, sulla Modica-Mare. E’ stata un’udienza molto interessante quest’ultimo, soprattutto perché le deposizioni rese da due degli indagati hanno dato un’impressione molto chiarificatrice. Il funzionario comunale, Giuseppe Castagnetta, colui cioè che firmo le concessioni, ha tracciato dettagliatamente tutto l’iter riguardante l’impianto di biomassa della società Itis dopo avere sottolineato di non avere alcun rapporto con i titolari dell’azienda. Ha dimostrato di avere seguito un procedimento identico ad altri già precedentemente adottati, senza alcun problema di alcuna natura, tantomeno penale. L’ingegnere Ignazio Agosta, progettista del kartodromo, ha spaziato sotto l’aspetto tecnico, fornendo finanche precisazioni professionali fin troppo esaustive. "L’impianto sportivo – ha sottolineato – incideva su un fazzoletto di area, eventualmente sottoposta a vincolo, di circa due metri quadrati che al confronto dell’intera aerea sarebbe irrilevante, sempre considerando che esistesse effettivamente il vincolo di cui si parla". In precedenza erano stati i tre funzionari della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa, anche loro imputati, Beatrice Basile, Calogero Rizzuto e Giuseppe Saggio, a discolparsi, spiegando le procedure seguite per il rilascio dei nulla osta per l’impianto di biomassa(rispondono solo per questa vicenda), puntualizzando, pure loro, di non avere nulla a che fare con le imprese coinvolte. L’indagine svolta ai carabinieri della Compagnia di Modica scaturì da esposti presentati dai residenti delle due zone, dal Movimento Azzurro(un esponente aveva presentato un’istanza per realizzare una struttura nel posto, ma gli fu rigettata)e da Legambiente. Nel procedimento penale, come è noto, si sono costituiti parte civile anche il Ministero per l’Ambiente, gli assessorati regionali allo Sviluppo Economico, al Territorio ed Ambiente, all’Agricoltura e Foreste e ai Beni Culturali ed Ambientali, il Comune di Pozzallo, patrocinato dall’avvocato Giorgio Terranova, due movimenti ambientalistici, assistiti dagli avvocati Antonio Borrometi e Tiziana Serra, e una ventina di residenti, patrocinati dall’avvocato Giovanni Giurdanella. Il Tribunale ha fissato un calendario di udienze per la definizione del processo: 12, 19 e 26 marzo mentre l’ultima è fissata per il 16 aprile. Il collegio difensivo, è formato dagli avvocati Franco e Michele D’Urso, Giuseppe Nigro, Salvatore Poidomani e Luigi Piccione.

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