Legge su Ibla. Lo Porto: “Nessun emendamento sulla legge numero 61 del 1981 è stato presentato ufficialmente dal Governo”.

Oggi in aula durante la seduta del Parlamento Siciliano, l’on. Innocento Leontini è intervenuto sull’ipotesi di modifica della legge su Ibla. Riportiamo integralmente l’intervento del parlamentare regionale ispicese e la risposta che a nome del Governo della Regione ha dato l’Assessore al Bilancio, Guido Lo Porto. “Debbo, tuttavia, sottolineare – dichiara Leontini in aula durante il suo discorso – anche qualche riserva perché, nell’ambito dell’attività autoemendatrice del Governo, abbiamo individuato qualche svista e sarebbe opportuno che il Governo desse delle garanzie sulla necessità di ovviare e ricorrere al più presto all’eliminazione di queste sviste. Faccio riferimento ad un emendamento che è stato allocato nella rubrica dei beni culturali, ma che risulta essere formulato dall’Assessore agli Enti Locali e, comunque, presentato dal Governo che, incidendo su una legge importante, cioè la legge numero 61 del 1981, una legge speciale che prevedeva la valorizzazione, il ripristino ed il restauro del patrimonio monumentale e barocco del contesto ibleo e della città di Ragusa Ibla, incidendo sull’articolato e sui successivi interventi legislativi ad integrazione e modificazione, intende scippare quella somma e destinarla ad altre finalità, peraltro di natura completamente diversa perché intende rivolgerli al restauro, potenziamento, ripristino, valorizzazione dei siti archeologici protetti dall’UNESCO. Forse, chi ha formulato quell’emendamento non sapeva che una legge speciale, perché come tale fu varata in Parlamento, non può essere, strada facendo, destinata a finalità aggiuntive, integrative e di segno diverso. L’emendamento, quindi, non è nemmeno accoglibile. Tuttavia, sarebbe buona norma e dimostrazione di buona volontà da parte del Governo ritirarlo con immediatezza onde dimostrare ed evidenziare che questo aspetto è stato oggetto di una accurata riflessione da parte del Governo. Debbo aggiungere, onorevole Assessore, che questa legge fu oggetto di una battaglia corale dell’interno Parlamento, fu vissuta come una grande conquista e oggi il tentativo di snaturarla, di scipparla, di alterarla e di capovolgerla sarebbe vissuto come un’azione da predoni, che sicuramente nessuno vuole portare avanti e attuare, né tanto meno si può attribuire alla volontà del Governo. Evidentemente, c’è stata una svista, una distrazione, ma io ho voluto, proprio nella discussione generale, mettere le mani avanti perché pretenderei che prima ancora di entrare nel dibattito sui singoli articoli e sugli emendamenti aggiuntivi ci sia, da parte del Governo, la garanzia che questo aspetto sia stato definitivamente messo da parte così da poterci dedicare al dibattito in modo sereno e costruttivo”. °LO PORTO, assessore per bilancio e le finanze.” Intervengo per fornire una risposta in tempo reale all’onorevole Leontini. Tutti gli emendamenti del Governo in questa fase del dibattito sul bilancio e finanziaria recano solamente la firma del Presidente e del sottoscritto. Gli altri emendamenti che altri Assessori legittimamente presentano sono presentati a titolo personale. Quello che l’onorevole Leontini ha citato non è stato firmato né dal Presidente, né dal sottoscritto”.

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