MODICA. TRUFFATI DA UN CONSULENTE FISCALE, SI COSTITUISCONO IN COMITATO

Truffati da un consulente, si costituiscono in comitato e si rivolgono al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio, per avere conto e ragione della situazione in cui si ritrovano. In gioco ci sarebbero due milioni di euro. Si tratta di circa venti titolari di aziende di Modica che oggi rischiano il fallimento e vedono all’orizzonte andare in fumo anni di sacrifici. Le venti aziende sarebbero vittime di una truffa attuata da un consulente fiscale di Modica al quale sarebbero state affidate le diverse pratiche. In sostanza, il professionista non avrebbe quasi mai provveduto a versare le somme dovute e regolarmente consegnategli dai clienti, all’Erario, ed oggi le presunte parti lese si stanno vedendo notificare cartelle esattoriali ed avvisi di pignoramento per omesso versamento delle somme, compresa l’Iva, e mancata presentazione del Modello Unico. Si tratterebbe, nella fattispecie, di contributi previdenziali non versati in favore dei dipendenti, pagamento dell’Iva e altre incombenze legate alla contabilità aziendale. "Come già accertato a seguito d’indagine preliminare – dice Orazio Modica Ragusa, portavoce del Comitato Aziende Truffate – il consulente, sul quale sappiamo pendono già due avvisi di garanzia per truffa ed appropriazione indebita, non ha mai versato le somme che gli avevano puntualmente consegnato. Nonostante le cinque querele che abbiamo presentato nei suoi confronti dal 10 agosto del 2005 a tutt’oggi non sappiamo nulla e l’interessato continua ad esercitare la sua professione, indisturbato e truffando altra gente". Le circa venti aziende si sono affidate all’avvocato Giovanni Di Pasquale, il quale assicura che tra qualche giorno saranno concluse le indagini e, quindi, sarà fissata l’udienza preliminare a carico del presunto truffatore. Secondo quanto sostengono le presunte parti lese, alla richiesta espressa al consulente per avere le ricevute dell’avvenuto pagamento, il consulente avrebbe sempre temporeggiato, adducendo scuse più o meno plausibili. "Noi – aggiunge il portavoce del Comitato – ci siamo sempre fidati ciecamente della professionalità del consulente in questione, fino a quando non ci siamo visti recapitare fermi amministrativi e cartelle di pagamento dell’Agenzia delle Entrate di Modica". Una situazione incresciosa, insomma, che attende delle risposte e che potrebbe "spezzare le gambe" a chi ha avuto il coraggio di impegnarsi nel campo del commercio e della piccola e media impresa.

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