MODICA. BOTTA E RISPOSTA SU PRESUNTO CONSULENTE TRUFFALDINO

E’ un botta e risposta, adesso, tra il Comitato delle Aziende Truffate ed il Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, sulla vicenda riguardante il presunto maxiraggiro compiuto da un consulente modicano in danno di imprenditori. L’organismo di categoria, nei giorni scorsi, dopo le accuse seguite alle querele da parte di circa venti imprenditori modicani sull’illecito comportamento di uno specifico consulente del lavoro, del quale gli interessati hanno fatto chiaramente nome e cognome, e fornito l’indirizzo dello studio, si era tirato fuori, sostenendo che “l’organizzazione non è a conoscenza di segnalazioni circa presunti comportamenti scorretti di iscritti. Riteniamo, pertanto, indispensabile per la tutela della professionalità e l’immagine di un’intera categoria preposta alla fede pubblica, che svolge con serietà e diligenza il proprio lavoro nel rispetto di precise regole, evidenziare che l’autore di questo maxiraggiro non ha nulla a che vedere con la categoria dei consulenti del lavoro di Ragusa”. Gli imprenditori ribattono, dati alla mano, smentendo tali affermazioni e producendo una lettera con la quale, a suo tempo l’Ordine fu reso edotto della situazione. "Abbiamo inviato una segnalazione all’Ordine dei Consulenti del Lavoro – dice Orazio Modica Ragusa – con la quale denunciavamo la nostra condizione e chiedevamo di verificare se nei comportamenti del consulente potesse ravvisarsi un atteggiamento da sanzionare. Non abbiamo avuto alcuna risposta ma abbiamo appreso dalla stampa della presa di posizione dell’Ordine. A questo punto ci chiediamo: se l’organismo ha accertato che il consulente modicano non è iscritto, come mai non lo ha, a sua volta denunciato, per attività illecità di consulente, anche per tutelare, come loro stessi dicono di volere tutelare la professionalità e l’immagine della stessa categoria". Secondo quanto sostengono le presunte parti lese, alla richiesta espressa al consulente per avere le ricevute dell’avvenuto pagamento di balzelli e tasse varie, il consulente avrebbe sempre temporeggiato, adducendo scuse più o meno plausibili. "Noi – dice ancora Modica Ragusa – siamo in una condizione di crollo. Non ce la facciamo più a sostenere tasse per somme che avevamo consegnato al nostro consulente e che questi non ha versato. Siamo veramente stanchi".

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