Sicilia spaccata sulla crisi politica. Il 47% dei siciliani vorrebbe un ritorno alle urne, il 40% preferirebbe una modifica della legge elettorale. Se si votasse oggi per le Politiche, il centrodestra vincerebbe nell’Isola con il 64%

 Appare divisa l’opinione pubblica regionale sulle vie d’uscita dalla crisi dopo la caduta del governo Prodi. Mentre proseguono al Quirinale le consultazioni del Presidente della Repubblica, l’ipotesi di sciogliere le Camere per andare al voto in aprile rimane la soluzione preferita dal 47% dei siciliani. Il 40% preferirebbe invece una rapida modifica della legge elettorale, con un ritorno alle urne, in ogni caso, entro i mesi di maggio o giugno. Solo il 6% sarebbe favorevole ad un vero e proprio governo istituzionale di più lunga durata per le riforme istituzionali. È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, condotta su un campione rappresentativo dei cittadini siciliani maggiorenni. Si vuol tornare alle urne il più presto possibile, ma non piace l’attuale legge elettorale. Il 31% del campione la ritiene del tutto inadeguata e da cambiare per garantire in futuro maggiore governabilità al Paese. Un terzo degli intervistati la considera una legge accettabile, ma solo a condizione che si ridia agli elettori la possibilità di esprimere almeno un voto di preferenza. Un giudizio negativo, questo, che appare trasversale tra gli elettori dei due schieramenti. Solo per il 16% dei cittadini, infatti, si tratta di una buona legge da mantenere. Gianni Letta (45%) e Franco Marini (33%) sarebbero oggi, per i siciliani, le due personalità più adatte a guidare un eventuale governo istituzionale a termine per la riforma della legge elettorale. "Su tutto pesa comunque la stanchezza, la sfiducia dei cittadini – afferma Pietro Vento, direttore dell’Istituto Demopolis -; la credibilità delle Istituzioni e del Parlamento è ai minimi storici dal 1992; la fiducia nei partiti, in Sicilia e nel Paese, è ormai al di sotto del 10%". Mentre cresce la percentuale di indecisi e potenziali astenuti, se si andasse alle urne domani con le attuali alleanze – secondo l’indagine dell’Istituto Demopolis – il Centrodestra, con il 64%, vincerebbe nettamente nell’Isola, staccando di circa 28 punti il Centro Sinistra, che si attesterebbe intorno al 36%. L’indagine, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano, è stata realizzata dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, specializzato nell’analisi dell’opinione pubblica, nelle indagini demoscopiche e negli studi politici, sociali ed istituzionali. La rilevazione demoscopica è stata condotta dal 25 al 28 gennaio 2008, con metodologie Cati-Cawi su un campione di 802 cittadini, rappresentativo della popolazione maggiorenne residente in Sicilia, stratificato, proporzionalmente all’universo di riferimento, per genere, classe di età, livello di istruzione, ampiezza demografica del comune ed area di residenza.

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