Modica: Operazione anticlandestinità da parte delle forze dell’ordine

Importante operazione anti-clandestinità da parte degli agenti del Commissariato di Polizia che hanno setacciato il territorio comunale, in particolare i Quartieri Dente, San Paolo, Don Bosco, che, negli ultimi tempi, si è materializzata una crescita della popolazione extracomunitaria in regola con le norme sul soggiorno alle quali, però, corrisponde un parallelo, quanto esponenziale, aumento di clandestini. Il dirigente, Maria Antonietta Malandrino, dopo un’attenta analisi della problematica, allo scopo di contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina, a seguito di direttive del Questore di Ragusa, Giuseppe Oddo, ha predisposto, in questo senso, mirati servizi. In particolare, il personale del Commissariato ha controllato e perquisito numerose abitazioni, molte delle quali occupate da cittadini extracomunitari di diversa etnia. A conclusione della prima parte dell’attività investigativa, sono stati arrestati Jamel Habbachi, 25 anni, e Amadi Samleh, 27 anni, entrambi tunisini, poiché ritenuti responsabili della violazione delle norme in materia di soggiorno e più precisamente per non avere ottemperato all’ordine di espulsione emesso dal Questore di Ragusa. Oltre a questo, altri tre clandestini, ai quali è stato notificato per la prima volta l’ordine di espulsione dal territorio italiano, sono stati accompagnati presso il Centro di Trattenimento di Trapani. Nel corso dell’operazione, poi, è emerso il fenomeno della permanenza di stranieri che è agevolato dalla condotta di alcuni proprietari di immobili, spesso datori di lavoro, che concedono in affitto locali fatiscenti e privi di ogni minima condizione igienico-sanitaria, sfruttando, oltremodo, manodopera in nero. In questo senso accade, pure, di immobili dati in uso ad extracomunitari in regola che poi “ospitano” connazionali clandestini. “E’ necessaria – dice il vice questore aggiunto, Malandrino – la collaborazione della gente per evitare che in talune abitazioni, tra l’altro in pessimo stato, si riversi un alto numero di gente sprovvista del permesso di soggiorno, senza che i proprietari facciano nulla. E’ giusto considerare che l’operato delle forze dell’ordine da solo non è sufficiente. Tutti devono concorrere, ciascuno con le proprie specificità, all’integrazione di quanti, provenienti dai Paesi del Terzo Mondo, vengono in Italia con la prospettiva di una migliore qualità della vita”.

nella foto una delle abitazioni controllate

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