Ho appreso dal Vostro Giornale di essere stata implicitamente tirata in ballo dalla sig.ra Olimpia Lucenti nelle sterili polemiche. Nella realtà, ormai il re è nudo e bisognerebbe stendere un velo pietoso (melius dignitoso) su tutta la vicenda.La Presidente dovrebbe piuttosto, garantendo così l’idoneità dell’associazione ad ottenere ancora una volta l’affidamento diretto del servizio, spiegare perché e quali siano “ … gli amici, volontari e sostenitori” da lei richiamati nell’articolo de quo considerato che lAnffas non ha tutt’oggi ritenuto di tesserare persone da anni vicine quotidianamente, al pari suo o forse più di lei, alla realtà dei disabili lasciando per anni giacenti nel più remoto cassetto del centro le relative richieste perché considerate persone nemiche. Solo pochissimi eletti, credo due signore non parenti di utenti del centro, hanno potuto godere di tale riconoscimento al punto di essere chiamati direttamente a far parte del direttivo. A prescindere dall’attacco a me personalmente diretto, per la verità assai poco degno di nota, la sig.ra Lucenti è sempre dell’idea, come fu detto nel corso di un’assemblea dei soci che alcune famiglie siano degli emeriti ignoranti tali da farsi influenzare e coinvolgere giocando così sulla pelle dei propri parenti disabili? Può negare la sig.ra Lucenti che già dall’estate scorsa esiste presso l’Anffas nazionale la discussione circa il mantenimento del marchio in favore della sua associazione e che circa un mese fa il direttivo regionale ha espresso parere negativo in proprosito? Può la sig.ra Lucenti negare di aver fatto lievitare in modo assolutamente pretestuoso il contenzioso legale presentando reclami e opposizioni e di aver già pagato, senza informare le famiglie, €. 2000 quali spese legali a seguito della mancata corresponsione di parte degli arretrati alla lavoratrice? Quanti materiali di ogni tipo si sarebbero potuti acquistare per i disabili con duemila euro? Qual è il benessere psico-fisico degli utenti che sta a cuore all’associazione se ha ritenuto di eliminare l’attività psicomotoria sostituendola con il judo adattato, disciplina incompatibile con le patologie di parte dei disabili? La presidente dovrebbe chiarire a tutta la cittadinanza, che sborsa più di €. 120.000,00 l’anno, di quale esperienza decennale parla. Della sua e degli altri componenti del direttivo che, come il gioco delle tre carte, scambiandosi i ruoli formano da anni lo stesso direttivo concedendo in pochissimi casi, perché costretti, l’onore della carica ad un familiare estraneo, salvo poi farlo dimettere accompagnandolo con gli epiteti più vari. Gli operatori con la pluriennale esperienza, grazie ai quali è stata sempre rinnovata la convenzione, sono stati dall’associazione ritenuti “indesiderabili” e per questo “cortesemente allontanati”. È in nome del bene supremo dei disabili che si è affidato il coordinamento del servizio a soggetto diverso dall’assistente sociale e per molti mesi, remunerandolo, a soggetto non qualificato e forse incompatibile, oltre che strettissimo parente dell’attuale presidente? Con il risparmio e l’osservanza della legge si sarebbe potuto evitare di consigliare, come ha fatto un socio amico -membro del direttivo – ad un operatore di spezzare in due o in tre i colori o le matite perché tanto per loro (gli amati disabili) non sarebbe cambiato nulla! È il bene supremo dei disabili farli viaggiare in pullmini da terzo mondo che, sicuramente in un caso, non sono stati ritenuti idonei neanche per il visto della revisione? È per il bene supremo dei disabili che l’associazione che ha richiesto al Comune, rendicontandolo come servizio a favore degli utenti, la somma di euro 3.096,11quale rimborso delle spese affrontate per una conferenza organizzata dall’anffas e di cui, per la verità, nessuno ha memoria seppur nel ristretto contesto sciclitano? Non sarebbe stato meglio richiedere e spendere questi soldi per evitare che il pullmino viaggiasse nel periodo estivo con gli sportelli aperti per evitare l’asfissia dei disabili? È sicura la Presidente che i carrozzoni clientelari sono solo altrove? Dov’era la Presidente durante le scorse campagne elettorali? Stia tranquilla la Presidente: non ci sono notori (rectius noti) politici che la attaccano. Finora ha avuto il conforto della politica sciclitana che le ha confermato la fiducia e non si è fermata neppure di fronte alla possibile assunzione di responsabilità per le irregolarità che già da tempo avrebbero imposto la revoca della convenzione da parte del Comune di Scicli. Sarò ben lieta di fornire altrettante comprovabili circostanze qualora mi venisse richiesto o la Presidente dell’Anffas di Scicli ritenesse di chiarire pubblicamente le sopra indicate circostanze e tutte le altre che, per brevità, non sono state qui riportate. Ha comunque ragione, Pregiatissima Presidente: dobbiamo difendere i nostri figli e fratelli più sfortunati. Basta metterci d’accordo da chi!
SCICLI. LA POLEMICA SULL’ANFFAS. REPLICA DELL’AVVOCATO CORIA
- Gennaio 31, 2008
- 5:32 pm
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