I negozi di Corso Umberto di Modica chiusi per il giorno di Carnevale. Gli esercenti temono le guerriglie urbane

Chiusi nel giorno di carnevale. Lo hanno deciso alcuni commercianti di Corso Umberto a Modica che, dunque, oggi abbasseranno le saracinesche per evitare gli “sfoghi” di giovani irresponsabili che, spesso, se la prendono con le vetrine ed anche con coloro che entrano negli esercizi. Una forma di protesta, a questo punto, per i comportamenti incivili di chi attende quello che dovrebbe essere il giorno più allegro dell’anno, della spensieratezza e che invece si trasformano veri e propri “punitori” degli ignari passeggiatori del centro cittadino. “Insieme con altri colleghi – dicono i titolari di uno dei più frequentati bar, di Piazza Matteotti – abbiamo deciso di chiudere questo carnevale perché è impossibile lavorare. Già domenica abbiamo assistito a vere e proprie guerriglie, con la gente costretta a nascondersi all’interno dei locali per non diventare vittime di palloncini pieni d’acqua che vengono lanciati da una parte all’altra del marciapiede. Domenica, addirittura, i palloncini venivano lanciati da autovetture in transito”. La decisione di chiudere in questi giorni sta prendendo, purtroppo, consistenza in città. Da qualche anno, ad esempio, il Bar Sicilia di Piazza Corrado Rizzone, ha deciso di chiudere sin dai giorni precedenti il carnevale per evitare danni. “So che quando riaprirò – ha detto uno dei titolari – dovrà ripulire le vetrine, ma almeno evitiamo altri danni al locale”. Nel centro cittadino arrivano a gruppi, mascherati alla meno peggio, da meccanici, idraulici, motociclisti, mascherati con caschi o foulard, alla prima fontanella avviene il rifornimento d’acqua e poi è “guerra urbana” che costringe molti genitori a ritornare a casa togliendo ai rispettivi bambini la gioia di restare tra la gente in maschera, quella che fa veramente sorridere e che da felicità e non paura.

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