FERMIAMO LA DISTRUZIONE DELLA NOSTRA AGRICOLTURA

L’aggravarsi della crisi della nostra agricoltura era facilmente prevedibile. E’ oramai noto che tale crisi affonda le radici nella politica di apertura indiscriminata dei mercati europei alla invasione dei prodotti agricoli dai paesi extra-comunitari. Ciò si è realizzato principalmente con la stipula dei cosiddetti accordi di libero scambio tra l’Europa, i paesi del Nord Africa e dell’Asia Minore. Fatta questa premessa, va detto immediatamente che il Governo Prodi, pur essendo perfettamente consapevole della situazione di grave crisi dell’agricoltura Siciliana, non ha provveduto ad adottare i necessari provvedimenti a salvaguardarla. Considerato che nel corso dell’incontro-dibattito con il Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro, tenutosi a Modica nell’Aprile del 2007, era stata chiaramente richiesta, sia dalla destra che dalle associazioni di categoria, il rispetto della clausola di salvaguardia, stabilita da tutti gli accordi di libero scambio, la quale prevede espressamente che qualora un prodotto sia importato in quantità tali da provocare pregiudizio grave ai produttori nazionali di prodotti analoghi o difficoltà che potrebbero causare un grave deterioramento della situazione economica di una regione,la Comunità, su proposta dei Governi interessati, può adottare le opportune misure fino al blocco parziale o totale delle importazioni al fine di porre rimedio alla crisi del settore. Tutto ciò premesso e considerato “LA DESTRA” FA APPELLO – al Presidente della Provincia nonché a tutti i Sindaci della Provincia di Ragusa a voler convocare i rispettivi Consigli,in seduta aperta al pubblico, con all’ordine del giorno “Richiesta di provvedimenti urgenti a tutela della agricoltura e dell’intera economia della Sicilia”; – alle Associazioni di Categoria,ai Movimenti, alle Forze Politiche e alla cittadinanza tutta a mobilitarsi a difesa della nostra terra.

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