COMITATO DEI DIPENDENTI. RIUNIONE IERI A RAGUSA

Riunione del coordinamento regionale del Comitato dei Dipendenti ieri sera a Ragusa, al quale hanno partecipato anche rappresentanti di dipendenti di Siracusa e di Catania, dando un segnale chiaro al nostro Comitato sulla reale esistenza di una esigenza comune “regionale”, ovvero quella di voler necessariamente ridurre il numero delle domeniche lavorative a livello regionale. Abbiamo ufficialmente ampliato il nostro raggio d’azione anche a livello nazionale, poiche’ sempre ieri sera si e’ riunito pure il Comitato della regione Friuli V.G. coordinato dalla sig.ra Erica Candolfo, decidendo che la presentazione ufficiale del Comitato del Friuli avverra’ giorno 21 febbraio a Udine, forte dell’appoggio del Movimento Difesa del Cittadino friulano e di altre associazioni locali che hanno lo stesso obiettivo del Comitato, ovvero richiedere la riduzione a 12 domeniche di lavoro annuali in tutta Italia. Il 21 febbraio P.V. presenteremo, a livello nazionale (a Ragusa e Udine in contemporanea), la nostra petizione intesa a raccogliere 50.000 firme (allegata in calce) ove chiediamo al futuro Parlamento Italiano di discutere della nostra proposta di un disegno di legge che tuteli i dipendenti e le piccole aziende commerciali italiane. In quella occasione inviteremo sia l’Ufficio Pastorale del Lavoro di ogni Diocesi d’Italia, chiedendo di ribadire l’appoggio essenziale della Chiesa, e sia le Istituzioni locali e Regionali della Sicilia e del Friuli V.G., chiedendo di presenziare rispettivamente a Ragusa e ad Udine. Di certo non manca la volonta’ di altre regioni italiane ad aderire al nostro progetto “Stop: fermiamoci a 12 !”, poiche’ riceviamo ogni giorno una moltitudine di e-mail e telefonate per informazioni sulle modalita’ di detta petizione e sui particolari. Tutto il Tri-Veneto, la Lombardia (reduce da una legge regionale recentissima che liberalizza le aperture domenicali), la Campania, la Puglia, la Calabria e la Sicilia, chiedono la riduzione del numero delle aperture domenicali, a condizione che sia dettato a livello nazionale. Quando dico “tutti” mi riferisco, oltre alla totalita’ dei dipendenti degli esercizi commerciali, anche ai piccoli imprenditori, sempre in continua lotta per un affannata sopravvivenza contro lo strapotere della G.D.O., ed alla Chiesa che da sempre rivendica la domenica come giorno di risposo e dedicato alla famiglia. Ed intanto in provincia di Ragusa apprendiamo che i nuovi calendari in fase di stesura ufficiale nei Comuni di Modica, Ragusa e Vittoria, hanno confermato la cordialita’ e il dialogo tra detti Enti fissando, di concerto, ad un massimo di 30 il numero delle domeniche di aperture annuali, con delle differenze solo sulle date, per cogliere le esigenze di ogni singolo Comune.

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