Fisco: tra Valentino Rossi e i Roccasalva due pesi e due misure

L’accordo che il fisco ha trovato con il campione di motociclismo Valentino Rossi, era scontato, avrebbe scatenato polemiche. Guarda caso il patteggiamento adottato dall’Agenzia delle Entrate con "The Doctor" fa emergere una quasi analoga vicenda che interessa un’azienda di Modica. E’ il caso di dire, insomma, “due pesi e due misure”. Stiamo parlando del celeberrimo Molino dei Fratelli Roccasalva che i figli hanno ereditato alla morte del papà Giuseppe nel 1999. La successione comporta anche le tasse ed infatti nel 2002 gli eredi si vedono notificare una cartella esattoriale di 380 mila euro. In sostanza per potere adempiere al debito avrebbero dovuto chiudere e vendere tutto. Per evitare tutto ciò gli imprenditori modicani presentano delle garanzie e chiedono una rateizzazione o una riduzione della somma da versare riconducendo alla vicenda della Lazio, la società calcistica di Cragnotti. Non hanno ottenuto nulla tant’è che l’anno scorso i Roccasalva hanno cessato l’impresa cedendo le attrezzature del Molino e lasciando, è il caso di dirlo, in mezzo alla strada, otto famiglie. “Ad un certo punto – dice Luca Roccasalva, uno dei tre fratelli – mi rivolgo ad un politico locale il quale mi suggerisce di non pagare e a­spettare perché lui a Roma avrebbe trovato un mo­do per sistemare la situazione.”. I tempi, intanto, si allungano e la somma lievita di altri 80 mila euro. Intanto uno dei fratelli viene colpito da sclerosi multipla e così i Roccasalva optano per la chiusura ed ora minacciano di fare il nome del politico che li consigliò in quel modo. «All’Agenzia delle Entrate – conclude Luca Roccasalva – ci hanno detto che se non avessimo pro­dotto alcuna garanzia né pagato le prime rate, lo Stato sarebbe certamente per l’accordo di patteggiamento”.

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