La “Lista della Triglia” Il provocatore assessore comunale alla Cultura, Silvana Grasso, annuncia la sua candidatura a sindaco: “Con me la Sicilia e Catania torneranno a volare in alto”.

CATANIA – "Correrò appoggiata dalla lista del polipo, della triglia, del finocchio e del carciofo. Non mollerò, griderò sempre, il silenzio è dei mediocri e dei mafiosi". Silvana Grasso, assessore alla Cultura del comune di Catania, la cui figlia risiede a Scicli, parla chiaro: si candida a sindaco per amore della città. L’annuncio questa mattina nella cornice barocca di via dei Crociferi, dove la vulcanica ‘assessora’ non risparmia bordate a nessuno. "Io potrei essere il sindaco giusto, intanto perchè sicuramente sono il sindaco che la città vuole. Una politica che non tenesse conto del plebiscito che mi vuole sindaco è una politica che ha deciso di cambiare strada, magari optando non per la piazza ma per il convento, ove preghiere e atti di dolore possono servire a scansare l’inferno da morti". "Catania ha bisogno di un sindaco che urli, che pianga, che tremi, che viva con i catanesi – ha spiegato Grasso -. Io salverò Catania, i cittadini mi vogliono. E da sindaco andrò a prendermi il cratere e le altre opere d’arte che nessuno ha voluto riprendere. Il mio slogan sarà Volare, e con me la Sicilia e Catania torneranno a volare in alto". Mpa e Udc avevano tentato di sedurla, prospettandole una poltrona a Montecitorio o a Palazzo Madama, ma lei è stata chiara: "Non me ne vado da Catania. E poi le alleanze strane e i partiti non mi interessano".Per candidarsi si servirà di liste civiche, contro le scelte stabilite a tavolino. Ancora aperta la partita per le amministrative nei due schieramenti. Tra i possibili candidati del centrodestra si fanno i nomi di due assessori, Elita Schillaci, con delega allo Sviluppo economico, e Filippo Drago, responsabile dei Lavori pubblici in quota Udc. Proprio oggi Drago, segretario provinciale dimissionario, ha tenuto a precisare, in una nota, che "l’Udc catanese condivide il progetto del presidente Berlusconi e si attiverà affinchè questo si realizzi", in controtendenza rispetto al partito. "Ricevo da parte di amici iscritti e amministratori locali continue richieste di chiarimento – dice Drago – sugli sviluppi della politica regionale e nazionale. Confusione e preoccupazione sono i sentimenti prevalenti, la nostra base chiede governabilità, certezza di sviluppo e soprattutto chiarezza". "In queste settimane lo scenario politico ha subito una repentina metamorfosi – aggiunge Drago – ed è nostro dovere tenerne conto. Chiudere gli occhi e difendere disegni politici che appaiono ormai vecchi e fuori dal tempo è un atteggiamento irresponsabile nei confronti della nostra terra". "Ritengo – conclude Drago – che la battaglia per il mantenimento del simbolo nei confronti della grande prospettiva del Popolo delle Libertà voluta dal presidente Berlusconi rischi di ostacolare la semplificazione del quadro politico che i cittadini di ogni schieramento chiedono a gran voce". Nel pomeriggio Lorenzo Cesa, ha nominato Salvatore Cuffaro, vicesegretario nazionale, commissario del partito per la provincia di Catania in sostituzione proprio di Filippo Drago. Per conquistare la poltrona di primo cittadino potrebbero scendere in campo il presidente del Consiglio comunale, Roberto Commercio, amico di Raffaele Lombardo, leader autonomista e candidato alla presidenza della Regione, e il sovrintendente del teatro Bellini, Antonio Fiumefreddo. Il partito Democratico potrebbe schierare invece Enzo Bianco, già 2 volte sindaco di Catania. C’è infine la sinistra, con Oliviero Diliberto che ha lanciato nei giorni scorsi la candidatura del deputato del Pdci, Orazio Licandro.

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