Modica: Torchi interviene a margine della conferenza sulla revoca di commissariamento del PRG

“Costruire ponti, o ipotizzarne la costruzione, non significa unire due sponde diverse, semplicemente collegarle”. Prove tecniche di ingegneria politica. La dichiarazione del Sindaco, Piero Torchi, a margine della conferenza stampa sulla revoca del commissariamento del Piano Regolatore Generale, è l’ennesimo tassello di un puzzle che sembra comporre una nuova era della politica modicana. Non più quella dell’attacco personale, dei botta e risposta, della denigrazione dell’avversario politico, ma della interlocuzione, del dialogo costruttivo e dei “ponti”. E l’ “ingegnere” sembra essere proprio Torchi, come dimostrano anche i contenuti dell’interlocuzione telefonica avuta con il neo coordinatore cittadino del Partito Democratico, Antonello Buscema, resa nota anche attraverso il sito internet del Comune. “Ti invito – ha detto telefonicamente Torchi a Buscema – ad un sereno e costruttivo confronto sui temi che investono le problematiche cittadine, in uno spirito di autentica collaborazione”. Parole che, riportate a solo nove mesi fa alla campagna elettorale che vide proprio Buscema sfidare a nome del centrosinistra l’uscente Torchi, sembrano somigliare alle parole sottoscritte a Cassibile in un giorno di luglio del 1943. “L’obiettivo – avrebbe detto ancora al telefono il primo cittadino modicano all’indirizzo del neo coordinatore del partito di Veltroni – è quello di individuare insieme, un punto di sintesi utile al superamento di questioni che ritengo siano di interesse comune. Il tutto nell’autonomia e nel reciproco rispetto delle posizioni politiche espresse”. “Ho apprezzato la telefonata di auguri, mantenendola però nell’ambito della sfera personale – commenta il coordinatore del Pd, Antonello Buscema -. Per ciò che concerne altri discorsi, saranno gli organismi di partito appena insediatisi eventualmente a definire rapporti”. Anche in politica, quindi, per costruire i “ponti” serve un progetto, da vagliare prima da trasformare in esecutivo, un appalto e degli operai, oltre ovviamente ai direttori dei lavori. Ricordando anche che la storia di Modica è contraddistinta da ponti: dai quindici di corso Umberto al ponte “Gurrieri” più alto d’Europa. Giorgio Caruso

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