Modica: Pronta replica del sindaco Torchi a D’Antona su acquisizione quote Multiservizi

Pronta la replica del sindaco di Modica Torchi, ai dubbi sollevati dal consigliere di sinistra democratica, Vito D’Antona, in merito alla legittimità delle delibere adottate dalla Giuna per l’acquisizione delle quote del socio privato della Modica Multiservizi". "Questa operazione – replica il primo cittadino – ci consente di centrare quattro obiettivi: la riduzione del costo dei contratti con un notevole risparmio sul bilancio 2008 a parità di qualità di servizi; la salvaguardia dei livelli occupazionali dei dipendenti stabilmente occupati con l’accordo delle organizzazioni sindacali; l’acquisizione all’ente a costo zero di un moderno ed efficiente parco mezzi e di una consistente conoscenza tecnica degli operatori che non ha eguali; la rimodulazione del debito che il comune ha nei confronti della società attesa la totale liquidazione di ogni spettanza al privato e la ricollocazione dei rapporti economici all’interno dell’ambito pubblico”. Alla base dell’operazione una lunga trattativa che ha coinvolto anche le organizzazioni sindacali; operazione che trova le sue motivazioni nel decreto “Bersani”, nella parte in cui prevede l’ obbligo di acquisizione delle quote in possesso del privato in società miste di proprietà comunale, al fine di ottemperare al disposto per cui i lavori o i servizi d’istituto della pubblica amministrazione possono essere affidati con il sistema del “house prividisy”, esclusivamente a società a totale partecipazione pubblica a far data dal 2008. “Se non si fosse espletato tale necessario passaggio, – commenta il sindaco- si sarebbe compromesso, in maniera seria, il mantenimento dei servizi nonché la stabilizzazione degli occupati. In ossequio al decreto “Bersani” si provvederà alla riduzione dei membri del consiglio di amministrazione, da cinque a tre. Dal punto di vista economico la trattativa ha consentito la cessione delle azioni a valore nominale (al prezzo di costituzione della società). Il pagamento delle quote non incide sulle casse dell’ente – tiene a sottolineare il primo cittadino – poiché viene eseguito con i proventi delle quote d’utile del comune sulle attività della società, somma che deve essere, per legge, utilizzata per investimenti, come l’acquisto di quote, e non nelle spese correnti. L’amministrazione comunale sta predisponendo l’ adeguamento dello statuto, sulla scorta della nuova situazione, che sarà sottoposto nelle attenzioni del civico consesso".

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