SCICLI, PER CANNELLA E’ NECESSARIA UN’ALTRA UDIENZA IN TRIBUNALE A MODICA

Non c’è stata ieri l’attesa sentenza nei confronti del pregiudicato sciclitano Cristiano Cannella, arrestato dai carabinieri lo scorso sette febbraio dopo che l’interessato era stato sorpreso mentre rubava sette chilogrammi di filo di rame di proprietà delle Ferrovie Italiane. L’uomo, ammesso agli arresti domiciliari, è comparso ieri davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, che, dopo la requisitoria del pubblico ministero con conclusiva richiesta di condanna e l’arringa del difensore, l’avvocato Rinaldo Occhipinti, anziché emettere la sentenza ha emesso una nuova ordinanza con la quale ha disposto l’escussione di un ferroviere per cui il procedimento è stato aggiornato al prossimo 29 febbraio. Cannella non era riuscito a portare a termine la sua azione criminosa. Il giovane nel momento in cui si apprestava ad appropriarsi del filo di rame nei pressi della stazione ferroviaria di Sampieri che, com’è noto, è da anni incustodita, dai carabinieri. Inutili erano state le giustificazioni addotte dal pregiudicato sciclitano, per lui si erano aperte le porte dell’Istituto Penitenziario di Modica Alta e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria della città della Contea. L’accusa è di furto aggravato. Dopo l’udienza di convalida il difensore aveva chiesto i termini a difesa ottenendo anche la restrizione domiciliare.

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